“E’ arrivato in Consiglio il testo del nuovo regolamento delle sale slot, chiamato dalla giunta ‘per l’esercizio del gioco lecito’ e siamo soddisfatti della scelta dell’amministrazione di introdurre alcune delle previsioni che avevamo chiesto, nonostante la bocciatura della maggioranza, con la proposta di modifica del regolamento che avevamo portato in aula prima dell’estate scorsa. Dal logo regionale per gli spazi slot free, agli obblighi di informazione contro la ludopatia, alla estensione del regolamento anche a sale bingo e alle sale VLT, quelle con vincita in denaro, e persino alle nuove forme di gioco online e tecnologiche. Siamo quindi soddisfatti di apprendere che è stato fatto un lavoro accurato per individuare e aumentare i luoghi sensibili sul territorio nelle cui vicinanze, entro 500 metri a piedi, non sarà possibile aprire nuove sale o installare nuove macchinette”. Sono le parole dei consiglieri a Firenze Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi (Frs-SI). “Una soddisfazione che ci rende contenti di aver, per primi noi, proposto l’inserimento tra i luoghi sensibili delle strutture socio sanitarie, quali case di cura o RSA, gli uffici comunali, le farmacie e gli studi medici, così come aver prestato attenzione al tema degli sportelli bancari o postali e ai bancomat che sicuramente inducono i giocatori a sperperare ancor di più. Colpisce invece negativamente e la troviamo oggettivamente una scelta critica, a cui cercheremo nella discussione in Consiglio di porre rimedio, che si sia deciso di incidere sugli orari con l’ordinanza del sindaco permettendo all’amministrazione di imporre l’obbligo di una chiusura massima di 6 ore giornaliere, ben lontane dagli annunci del sindaco Nardella e dal contenuto della ordinanza, bocciata dal tribunale amministrativo, che invece consentiva l’apertura in orari limitati e comunque non notturni”, aggiungono. “Confermiamo l’impegno del nostro gruppo, di collaborare in commissione e poi in Consiglio per apportare modifiche più restrittive su orari d’apertura. Sicuramente bloccare l’apertura di nuove sale ci trova alleati dell’amministrazione, e vorremmo che si fosse uniti anche nella riduzione drastica degli orari di apertura di quelli già esistenti”, concludono. cdn/AGIMEG