“Dal no del Parlamento all’apertura di nuove case da gioco al Sud, alla scelta del governo di aumentare un’offerta sempre più polverizzata sul territorio. Come si è arrivato a tutto questo? Perché negli anni i Governi non hanno dato ascolto a quanto discusso in questa aula? L’eccessiva apertura alla legalizzazione del gioco apre a un mercato presente in tutti i bar d’Italia. Nel tempo abbiamo anche scoperto che le stesse macchinette non erano collegate ad un sistema centralizzato. A nostro parere il gioco illegale è comunque una percentuale nettamente inferiore a quello legale e coinvolgerà una percentuale sempre minore della popolazione. Chi è indotto a giocare comincia proprio dal gioco legale”. Lo ha detto Carlo Giovanardi (gruppo Idea) in occasione della discussione in Senato della Relazione della Commissione Antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito. lp/AGIMEG