Giochi, Giorgio Careccia ad Agimeg: “Settore non va condannato, vero problema è ludopatia. Giusto istituire una destinazione di scopo per le entrate erariali”

“Io non condanno il gioco, io condanno la ludopatia, che rappresenta una vera e propria piaga sociale. Si tratta di una malattia che non colpisce soltanto il giocatore, ma coinvolge anche amici e familiari”. In un’intervista esclusiva ad Agimeg, l’attore Giorgio Careccia – noto al grande pubblico per aver partecipato a film come Io non ho paura di Gabriele Salvatores, Non ti muovere di Sergio Castellitto – nella commedia Una nobile causa, attualmente nelle sale cinematografiche, è Alvise Fantin, un giocatore d’azzardo incallito dedito alle truffe per poterlo finanziare. Durante le riprese Careccia ha frequentato sale da gioco, bar e tabacchi per cercare di entrare al meglio nel suo personaggio, esperienza che gli ha permesso di conoscere il mondo del gioco d’azzardo patologico: “ho visto con i miei occhi persone giocare in maniera compulsiva solo per il gusto di farlo: si tratta di un approccio sbagliato, così si perde l’elemento ludico che dovrebbe sempre caratterizzare il gioco. E il primo responsabile di questa situazione è lo Stato, che sceglie di non intervenire per arginare il fenomeno”. La commedia affronta il delicato tema della compulsività del gioco, con l’intento di sensibilizzare il pubblico sul problema, evidenziando anche i risvolti che ne risultano a livello sociale. Un argomento non facile, affrontato attraverso un’escalation di colpi di scena nelle storie parallele dei due principali protagonisti, Gloria (Francesca Reggiani) e Alvise (Giorgio Careccia). Regista del film è Emilio Briguglio, mentre soggetto e sceneggiatura sono firmati, oltre che dallo stesso Briguglio, anche da Riccardo Fabrizi e dallo scrittore Francesco Costa. Per l’attore originario di Campobasso “è giusto, anzi giustissimo pensare di istituire anche in Italia una tassa di scopo” e devolvere così parte dell’utile erariale derivante dai giochi per progetti specifici, “magari proprio per curare la ludopatia”. Impegnato su più fronti, dal 28 giugno Careccia sarà ad Asti ad interpretare la commedia teatrale di Carlo Goldoni, La locandiera, “insieme alla splendida Silvia Gallerano, per la regia di Stefano Sabelli”. Non solo, ci sono già in pentola altri progetti sia sul piccolo che sul grande schermo, “sto aspettando alcune risposte”, ci anticipa. dar/AGIMEG