Nei primi sei mesi del 2016, in seguito agli accertamenti del Garante delle Privacy, sono state elevate sanzioni per 1,9 milioni. Tra le maggiori criticità riscontrate la diffusione illecita di dati per il settore pubblico, mentre nel settore privato le violazioni più frequenti riguardano l’omessa informativa ai clienti sull’uso dei dati, l’inadeguatezza di misure minime di sicurezza e l’omessa notificazione al Garante. Nelle scorse settimane l’Autorità ha varato il piano ispettivo relativo al secondo semestre 2016. Quindi, nei prossimi mesi gli accertamenti coinvolgeranno nuovi ambiti di intervento come il telemarketing e l’attività dei call center, i trattamenti dei dati effettuati dai patronati relativamente al 730 precompilato, le concessionarie di giochi on line, alcuni sistemi informativi dell’Istat e le società che si occupano di ristrutturazione del debito. L’attività ispettiva verrà svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza. cdn/AGIMEG