“Da una prima visione della bozza depositata oggi dal sottosegretario Baretta (Pd) sono ancora presenti le sale di tipo A (mini casinò di quartiere) che già abbiamo già denunciato mesi fa, inoltre anche le distanze rischiano di ridursi ad una farsa. Si afferma che i sindaci potranno stabilire che sale slot e rivendite di gioco non siano a meno di 150 metri (il regolamento che l’amministrazione M5S di Roma ha predisposto prevede distanze minime di 500 metri) da scuole, servizi per le tossicodipendenze e luoghi di culto. Ma le distanze minime da ospedali? Dai centri di aggregazione? Dai centri anziani?”. E’ quanto denunciano i parlamentari M5S di Camera e Senato Giovanni Endrizzi e Matteo Mantero dopo aver preso visione della bozza consegnata oggi alle Regioni e Anci e partecipato alla riunione odierna della Conferenza Stato-Regioni. “Se Governatori e Anci firmassero tutto questo senza pretendere di più, cioè piena autonomia e più garanzie e vincoli, il potere già oggi fragile dei sindaci si ridurrebbe a una beffa. Senza contare che aggiungendo un metro o anche meno sarebbe possibile aprire un mini casinò di quartiere (sale tipo A) a 151 metri anche da quei luoghi che Baretta dice di voler tutelare. Questo è un inganno bello e buono”. “Distanze e definizione dei luoghi sensibili sono prerogative dei sindaci da non svendere e su questo ci attendiamo che Regioni e Enti Locali facciano muro. Si può e si deve ottenere di più tutelando la piena autonomia degli enti locali”, concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle. cdn/AGIMEG