Giochi: dopo la mozione, il Movimento 5 Stelle presenta anche due emendamenti al Decreto Omnibus contro il gioco pubblico

Il Movimento Cinque Stelle continua a pressare il settore del gioco pubblico. Dopo la mozione presentata al Governo riguardante concessionari e ADM, alcuni deputati del M5S hanno presentato due proposte emendative al disegno di legge C. 1373​, di conversione del decreto-legge n. 105 del 2023 recante “Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione”.

I due emendamenti ripercorrono la maggior parte delle misure già sottoposte al Governo tramite la mozione, come il coordinamento e la pianificazione del sistema dei controlli, la revisione del ruolo e dei compiti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la riduzione ulteriore e progressiva della raccolta, il rafforzamento della libera circolazione dei dati, l’estensione a tutti partner contrattuali dei concessionari dei requisiti previsti dalla normativa antimafia.

Nello specifico i Pentastellati chiedono di “dare piena applicazione alle indicazioni presenti nelle relazioni della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere nella XVII e XVIII legislatura, con particolare riferimento: alle misure antiriciclaggio; all’estensione a tutti partner contrattuali dei concessionari dei requisiti previsti dalla normativa antimafia, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla Pubblica Amministrazione, intendendosi per partner contrattuali tutti i soggetti coinvolti nella filiera; prevedere il coordinamento e la pianificazione del sistema dei controlli sia in materia di pubblica sicurezza sia in materia fiscale, imponendo per legge una periodicità nei controlli e individuando percorsi formativi e di aggiornamento per il personale assegnato ai controlli; ripensare le sanzioni, con la previsione di figure delittuose anche per le condotte oggi sanzionate a titolo di contravvenzione al fine di consentire la contestazione del reato di associazione a delinquere per tutte le condotte illecite nel settore dei giochi ed estendere l’applicazione delle intercettazioni telefoniche all’intero settore dei reati di giochi e scommessa, prescindendo dall’entità delle pene edittali; rivedere il ruolo e i compiti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli risolvendo il conflitto d’interesse insito nella funzione di ente pubblico che rilascia le concessioni e quella di autorità regolatoria e di vigilanza, sottraendo i compiti di controllare l’osservanza degli adempimenti cui i concessionari sono tenuti, nonché di comminare le relative sanzioni; prevedere inoltre l’istituzione di controlli preventivi sul personale assunto dai soggetti della filiera dell’offerta autorizzata, anche istituendo appositi registri e criteri di ammissione e di esclusione”.

Tra le priorità individuate nel secondo emendamento: “adottare misure tecniche e normative finalizzate a garantire una piena tutela della salute, a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo (D. G. A.) ed il gioco d’azzardo minorile; rendere effettivi l’inaccessibilità del gioco ai minori e il divieto di pubblicità, rimuovendo qualsiasi elusione ai predetti divieti, intervenendo sull’accertamento della reale identità del giocatore e della tracciabilità dei flussi di denaro e vietando qualsiasi possibilità di incentivo; intervenire sul piano culturale, nelle scuole e verso i giovani, rimuovendo qualsiasi ambiguità sul gioco d’azzardo e chiarendo quali siano i rischi connessi all’uso di videogiochi, al gaming e al gambling; salvaguardare ed anzi rafforzare la libera circolazione dei dati relativi all’azzardo, incluse le informazioni comunali relative ai dispositivi Amusement with Prizes e Videolottery, nonché i dati sociosanitari relativi al gioco d’azzardo patologico; varare un piano per la riduzione ulteriore e progressiva della raccolta di azzardo, fissando dei limiti di tempo oltre che di spesa ad iniziare dalle forme di azzardo più aggressive che offrono la possibilità di puntate in sequenze ravvicinate, riducendo i punti della rete di offerta, oggi troppo capillare e difficile da controllare e favorendo il recupero delle forme di intrattenimento senza vincita in denaro”. lp/AGIMEG