“Il vuoto normativo denunciato dall’ex presidente del Consiglio Regionale della Puglia Onofrio Introna, mi trova d’accordo. Come presidente della delegazione Puglia dell’associazione nazionale Sapar/Confesercenti, chiedo da tempo una revisione organica del settore del gioco che uniformi la normativa a livello nazionale. Devo notare però, che lo spunto di Introna è frutto della solita demagogia che soffia sul fuoco delle polemiche legate al mondo del gioco senza però proporre una soluzione fattibile per il bene di tutti, giocatori e operatori”. Così Domenico Distante, vicepresidente vicario dell’associazione nazionale Sapar/Confesercenti, in merito alle dichiarazioni dell’ex presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, sull’apertura di una sala scommesse a Giovinazzo, autorizzata dalla questura di Bari che, secondo Introna, violerebbe le distanze consentite dalla Legge Regionale 43/2013. “Ricordo all’ex presidente Introna, che le licenze per gli esercizi dedicati e le sale scommesse sono rilasciate dalla questura competente, che verifica i requisiti di ogni singolo richiedente”.“Anche io respingo la logica dei compartimenti stagni – prosegue il presidente della delegazione Puglia – perché non si può avere una normativa diversa in ogni città. E questo anche a tutela dei giocatori patologici, ma senza sfruttare questo aspetto per portare acqua al proprio mulino e alimentare la polemica. Ad oggi quello che serve al settore non sono normative stringenti su limitazioni orarie e distanziometri, perché di per se il gioco è vietato ai minori. E soprattutto laddove si vieta l’utilizzo di apparecchi da intrattenimento legali, si induce l’utente a fruire di altre forme di gioco, magari illegali. O verso quello che è considerato un po’ ‘il territorio di nessuno’, ovvero il gioco online, che i minori utilizzano attraverso qualsiasi apparecchio smartphone . Per non parlare dei Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto, che secondo alcuni studi, come quelli del CNR, Nomisma e la stessa relazione del Ministero della Sanità, sono i più utilizzati dagli utenti e quindi quelli che hanno un maggior impatto sulla diffusione delle ludopatie. Noi siamo operatori autorizzati dallo Stato, che assicurano sul territorio il gioco lecito. Quello di cui abbiamo bisogno è la prevenzione e la formazione, attraverso corsi, convegni ed incontri, che la stessa Sapar ha già organizzato in diverse città italiane”. “Infine colgo l’occasione – conclude Distante – per ringraziare le forze dell’ordine che ogni giorno, in ogni territorio, garantiscono la legalità e il rispetto delle regole”. cdn/AGIMEG