Giochi, Consiglio di Stato respinge ricorso contro revoca licenza: “Ricorrente già deferita all’Autorità Giudiziaria per esercizio di giochi leciti senza la prescritta autorizzazione”

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha respinto un ricorso di un esercizio commerciale contro il Comune di Briatico (VV) per la riforma dell’ordinanza cautelare del T.A.R. per la Calabria, sede di Catanzaro, sez. I, che ha revocato l’autorizzazione amministrativa di somministrazione di alimenti e bevande. “La ricorrente, nella sua precedente gestione del medesimo esercizio, era stata deferita all’Autorità Giudiziaria per l’esercizio di giochi leciti senza la prescritta autorizzazione; agli accertamenti esperiti dalle forze di polizia dai quali era risultato che il marito della ricorrente– precedente titolare dell’esercizio – era stato destinatario di una proposta di revoca della licenza in quanto gravato da numerose condanne penali per detenzione illegale di armi e munizioni, ricettazione, trasporti abusivi, partecipazione ai giochi d’azzardo; usura in concorso con altri ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose, furto aggravato, gioco d’azzardo continuato ed, altresì, era stato sorpreso in compagnia di soggetti di rilevante ruolo pregiudicati o comunque censiti penalmente; al fatto che la formale estraneità della moglie subentrata nella titolarità della gestione dell’esercizio al marito non è circostanza in grado di elidere probabilisticamente la presunzione di interposizione fittizia di persona e, in relazione agli stretti rapporti familistici tipici delle genti del Sud, appare fortemente indicativa della sostanziale continuità della gestione aziendale, in aggiramento del precedente provvedimento di revoca della licenza”. Il CdS conclude affermando che “nel bilanciamento degli interessi allo stato appare prevalente la tutela dell’ordine e della la sicurezza pubblica” e per questi motivi “respinge l’appello”. lp/AGIMEG