Il giro di vite sulle sale da gioco coinvolge anche il comune di Piovene Rocchette, nel vicentino, dove il sindaco ha emanato un’ordinanza per regolamentare l’orario di esercizio delle sale giochi e delle slot, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni, compresi i festivi. Immediata la polemica della Lega Nord, che accusa il primo cittadino di aver posticipato la pubblicazione della sentenza nell’albo pretorio consentendo così l’apertura di un nuovo locale, “il terzo in paese, nel quale è possibile giocare d’azzardo con orario continuato sino alle 4 del mattino. Il sindaco ci dica perché non è mai stata pubblicata prima. Per essere efficaci, le ordinanze devono essere pubblicate sull’albo pretorio e devono essere notificate, in questo caso, ai gestori delle sale slot – ha sottolineato il segretario della Lega Nord piovenese, Michele Carollo -. Se quindi la notifica fosse stata fatta il 12 dicembre, come mai la terza sala slot, aperta il 24 dicembre, ha avuto la bella idea di pubblicizzare l’orario di apertura, esteso fino alle 4 del mattino, all’esterno della sua attività? Alla luce di questo mistero, più che nel cassetto il provvedimento anti-slot sembra stato estratto dal cappello a cilindro, per far tacere le polemiche”. Ma la replica del sindaco non si fa attendere: “l’ordinanza è stata firmata l’11 dicembre, giorno della presentazione pubblica – ha spiegato Erminio Masero – poi abbiamo avviato le procedure burocratiche per attivarla che sono andate a rilento perché il tecnico che doveva notificarla era ammalato e, dopo averla inviata agli organi preposti che l’hanno controllata, ci è stata restituita il 29 dicembre così, dopo la pausa per le festività, abbiamo completato l’attivazione in gennaio: quelle della Lega sono solo chiacchiere per screditare il nostro lavoro, ma noi andiamo avanti”. dar/AGIMEG