Giochi, comm. Finanze Camera approva risoluzione antiriclaggio. Bernardo (pres. comm.): “Contrastare organizzazioni criminali”

“La commissione Finanze ha approvato una risoluzione che impegna il Governo ad adottare iniziative per rafforzare il contrasto ai fenomeni di riciclaggio dei capitali. Il via libera è la conclusione di un percorso avviato lo scorso anno con lo svolgimento di un ampio ciclo di audizioni delle istituzioni pubbliche come Bankitalia, Mef, Guardia di Finanza e Dia, e degli operatori dei servizi di money transfer con l’obiettivo di contrastare le organizzazioni criminali e terroristiche attraverso la tracciabilità dei flussi di denaro”. E’ quanto afferma il presidente della commissione Finanze, Maurizio Bernardo, spiegando che “il Governo si è impegnato ad adottare iniziative per la tempestiva e piena attuazione nell’ordinamento nazionale della IV direttiva antiriciclaggio (che prevede misure anche in materia di gioco, fissando in particolare a 2mila euro la soglia massima delle operazioni che non necessitano della verifica del cliente e consente agli Stati membri la possibilità di esentare gli operatori di gioco a basso rischio “ad eccezione delle case da gioco”, ndr) che consentirà di adeguare la normativa nazionale alle raccomandazioni Ocse in materia e ad assumere iniziative per prevedere l’introduzione di un adeguato sistema di enforcement di tale normativa e assicurare la massima collaborazione e sinergia tra le diverse amministrazioni nazionali con il coinvolgimento delle agenzie fiscali, attraverso lo scambio delle informazioni rilevanti con le altre amministrazioni competenti. Per quanto riguarda il settore dei money transfer, saranno poste in essere azioni per assicurare l’applicazione di un regime uniforme per tutti gli operatori del mercato italiano e a migliorare la collaborazione degli agenti operanti nel settore del money transfer rispetto al meccanismo di segnalazione delle operazioni sospette, nonché a rafforzare i controlli in questo campo. Gli operatori di money transfer che intendano operare in Italia dovranno obbligatoriamente fornire informazioni su tutti i loro punti vendita sul territorio nazionale e istituire un punto di contatto in Italia, sottoposto alla vigilanza delle autorità italiane, che sia responsabile del comportamento dei medesimi punti vendita e delle segnalazioni di operazioni sospette”. dar/AGIMEG