Giochi, Cassazione boccia ricorso su apparecchi illegali: “E’ reato anche se i guadagni sono minimi”

La settima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara “inammissibile” il ricorso di un esercente di Roma, condannato dalla Corte di Appello per aver installato nella sua sala giochi apparecchi privi di autorizzazione. Secondo i giudici, il ricorso è “inammissibile perché manifestamente infondato e proposto per motivi non consentiti. Non è affatto chiaro a cosa si riferisca l’indagato quando afferma che non è stato accertato in concreto l’effettivo esercizio del gioco d’azzardo. Ove intenda riferirsi alla modestia della somma presente nella scheda (pari a 14,40 euro) la relativa deduzione sarebbe del tutto infondata alla luce del costante insegnamento giurisprudenziale secondo il quale il fine di lucro sussiste anche quando la posta ha un valore minimo e va escluso invece quando tale valore sia del tutto irrilevante”. dar/AGIMEG