“Il fatto che si introduca un divieto di pubblicità in TV per i giochi d’azzardo tra le 16 e le 19 è positivo, ma se vogliamo essere davvero efficaci bisogna incidere sul prime time. Lì sono i veri interessi, e soprattutto è in quella fascia oraria che i minori rischiano di subire i danni maggiori dalla pubblicità televisiva”. Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. rg/AGIMEG