Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da M5S ed emendato dal Pd, per limitare le sale giochi in città. Le precedenti norme anti-slot adottate dalla Giunta Merola nel mandato scorso sono state bocciate prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato. Tra le misure respinte, anche la distanza minima di un chilometro da luoghi sensibili come scuole e ospedali. Oggi in aula, però, è passato un atto di indirizzo che invita il sindaco e la Giunta ad adottare nuovi provvedimenti, che restringano non solo gli orari di apertura delle sale slot, regolando anche l’utilizzo delle macchinette nelle attività commerciali, ma limitino anche la pubblicità del gioco d’azzardo. Nell’ordine di giorno si parla prima di tutto di stabilire una distanza minima di 200 metri dai luoghi sensibili per l’installazione dei cartelloni. Ma la Giunta dovrà anche rivedere il regolamento comunale per eliminare la pubblicità del gioco d’azzardo da tutti gli spazi di proprietà di Palazzo D’Accursio. “A Bologna – si legge nell’odg presentato in aula dalla consigliera grillina Elena Foresti – in prossimità di scuole, parchi pubblici e altri luoghi sensibili sono visibili manifesti pubblicitari sul gioco d’azzardo incollati sugli impianti di proprietà del Comune”. Inoltre, in città sono presenti sale slot “in prossimità di scuole come in via Montefiorino o in piazza dei Martiri”. In aula, l’M5S ha poi inserito la proposta di vincolare l’uso delle slot alla tessera sanitaria, come per i distributori automatici di sigarette. Il Pd ha aggiunto invece la richiesta di incentivi e contributi economici per gli esercizi commerciali che rinunciano alle macchinette. dar/AGIMEG