“Dal governo non è mai arrivata una risposta che fosse completa nell’impianto (del gioco d’azzardo, ndr), coerente nelle sue articolazioni e concreta nelle proposte operative”. E’ quanto afferma la deputata Paola Binetti (Ap), rilevando che “è tutto sempre pasticciato, ambiguo e, di volta in volta, rispondente ai bisogni di questi e di quelli, mai a quelli dei cittadini e, meno che meno, alle necessità delle persone così coinvolte dal gioco da essersene ammalate. Nella legge di Stabilità si è tanto parlato della riduzione del numero delle slot machine, omettendo di dire che si trattava di quel 30%, che giaceva da tempo in magazzino e che, quindi, per i giocatori rappresentava una situazione in sonno. Per il tanto decantato ‘No alla pubblicità del gioco’, basta mettere piede alla stazione Termini e vedersi assaliti da un’offerta pubblicitaria come non si era mai vista finora. In quanto alle potenziali maggiori risorse per la cura e la riabilitazione dei pazienti affetti da grave dipendenza, sempre a detta della legge di Stabilità, i professionisti impegnati sul campo, negano di aver mai ricevuto nulla da nessuno. Niente che possa far pensare ad una maggiore sensibilità e ad un maggiore senso di responsabilità”. dar/AGIMEG