Giochi, Bernardo (pres. comm. Finanze Camera) a Agimeg: “Serve riflessione su tessera giocatore. Governo e Parlamento già intervenuti su stop pubblicità e contrasto ludopatia. Bene destinazione di scopo, già oggi parte dell’utile destinato ad attività culturali”

Il tema del gioco pubblico è all’attenzione costante di governo e Parlamento. Con la legge di Stabilità 2016 sono stati fatti importanti passi avanti sia per quel che concerne il divieto degli spot pubblicitari, sia nella lotta al gioco d’azzardo patologico. Non solo, va in questa direzione l’ipotesi di introdurre una tessera del giocatore per monitorare i comportamenti e intervenire in caso di rischi, ma la questione va approfondita. Maurizio Bernardo, presidente della commissione Finanze della Camera, traccia con Agimeg un quadro del settore del gaming in Italia, partendo proprio dalle entrate erariali e dalla possibilità di istituire anche in Italia, come già succede in altri paesi europei, una ‘destinazione’ di scopo per destinare parte dell’utile erariale derivante dai giochi a progetti specifici quali ad esempio l’educazione scolastica o un fondo per la sanità: “già oggi parte dell’utile erariale derivante dai giochi è destinato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano – rileva Bernardo –. Inoltre la legge di Stabilità 2016 ha autorizzato la spesa di 10 milioni di euro annui, a decorrere dal 2016, per incrementare la quota degli utili derivanti dai giochi del lotto riservata al ministero dei Beni culturali, nonché per interventi di restauro paesaggistico e per attività culturali”. Nell’ultima manovra finanziaria ha trovato spazio anche il tema del gioco d’azzardo patologico: “quest’anno con la legge di Stabilità 2016 sono state previste importanti iniziative per arginare il fenomeno della ludopatia. Infatti il ministero della Salute, di concerto con il Miur, dovrà predisporre campagne di informazione e sensibilizzazione, in particolare nelle scuole, sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo, fornendo informazioni sui servizi disponibili per affrontare il problema della dipendenza dal gioco d’azzardo. In aggiunta presso il ministero della Salute è istituito il fondo per il gioco d’azzardo patologico (GAP), al fine di garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette”. Non solo, il presidente della VI commissione di Montecitorio ricorda poi che “con la seduta del 12 marzo 2015 la Camera ha approvato alcune parti delle mozioni sulle iniziative per il contrasto al gioco d’azzardo, impegnando il governo a promuovere misure restrittive finalizzate al contrasto della diffusione del gioco d’azzardo; a valutare la possibilità di ridurre i locali del gioco d’azzardo nelle città in base al numero degli abitanti; ad adottare disposizioni tese ad impedire l’accesso dei minori ai giochi on-line e ai locali adibiti al gioco d’azzardo; ad introdurre disposizioni vincolanti in materia di pubblicità del gioco d’azzardo; a valutare iniziative per evitare che il gioco d’azzardo divenga strumento di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite”. Per quanto riguarda la questione della tessera del giocatore, “questa avrebbe il compito di individuare in qualunque tipo di giocata (scommesse ai gratta e vinci, slot e gioco on-line) un sistema per identificare la persona che gioca. Utilità può essere riconnessa alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico e alla lotta al riciclaggio di denaro. Devo però sottolineare che tale questione è stata affrontata dal sottosegretario Baretta durante un’audizione tenuta in Commissione Finanze, da me presieduta, lo scorso 13 ottobre. Il sottosegretario ha affermato al riguardo che la possibilità di utilizzo di tale tessera andrà discussa in modo approfondito, poiché questa può essere la soluzione al problema di accesso alle macchine da gioco ma allo stesso tempo presenta aspetti problematici in relazione alla tutela del diritto alla privacy”. In merito alla proposta del sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, di ridurre e razionalizzare l’offerta pubblica nel settore degli apparecchi in misura proporzionale al numero di abitanti, Bernardo si dice “certamente d’accordo. Già la legge di Stabilità ha previsto però una riduzione proporzionale, in misura non inferiore al 30%, del numero dei nulla osta di esercizio relativo ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015. In questo modo gli effetti della riduzione minima porteranno progressivamente, a partire dal primo gennaio 2017, a un numero di apparecchi non superiore a 265mila”. Parlando infine della questione pubblicità del gioco d’azzardo, il presidente Bernardo osserva che “la legge di Stabilità 2016 ha fatto passi in avanti introducendo limiti alla pubblicità. In particolare ha vietato la pubblicità che incoraggia il gioco eccessivo e incontrollato, nega i rischi del gioco, presenta il gioco come un modo per risolvere i problemi finanziari, si rivolge o fa riferimento ai minori, contiene dichiarazioni infondate sulla possibilità di vincita. È inoltre sancito il divieto della pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno, con esclusione dei media specializzati individuati con decreto ministeriale, e con esclusione delle lotterie nazionali. Ricordo inoltre che la commissione Finanze lo scorso 5 novembre ha avviato l’esame delle proposte di legge volte a vietare qualsiasi forma di pubblicità ai giochi con vincite in denaro. Le risorse derivanti dalle sanzioni erogate per la violazione del divieto sono, o meglio sarebbero, destinate a finalità di prevenzione, cura e riabilitazione delle ludopatie”. dar/AGIMEG