“La Regione Lombardia non abbassa la guardia e continua la propria battaglia per il contrasto al gioco patologico. Il gioco non nelle zone delle città e dei paesi in cui la gente trascorre la propria quotidianità, dove giocano i nostri bambini o passeggiano le nostre famiglie. Infatti da quando è in vigore la legge regionale non è più possibile installare slot machine in locali distanti meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, ovvero scuole, chiese, ospedali, centri d’aggregazione e molte altre simili realtà. Una legge non può vietare in assoluto l’installazione di queste macchinette, se qualcuno decide di posizionale in sale giochi che si trovano in luoghi isolati, oltre il limite della distanza prevista dalla legge vigente, può farlo e va certamente ricercato in questa direzione il motivo dell’aumento delle slot machine”. Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana con delega al contrasto al gioco patologico, commentando i dati diffusi dal Comitato paritetico di controllo e valutazione del Consiglio regionale della Lombardia in tema di gioco d’azzardo patologico. Secondo il documento nei bar e locali della Lombardia la presenza di slot complessivamente tende sempre ad aumentare: nel 2013 le ‘macchinette’ erano infatti (tra newslot e VLT) 81.487, scese nel 2014 a 73.411 per poi però aumentare lo scorso anno e attestarsi a 79. 565”. lp/AGIMEG