“Il punto di partenza del Governo è la ridistribuzione del gioco sul territorio. Il Parlamento, con l’articolo 14 della delega fiscale non ha scelto una linea pro-slot, ma nemmeno una linea no-slot. Il Parlamento ha scelto di regolamentare il gioco legale, senza proibizionismi e senza liberismi. Non si può chiudere il gioco e sicuramente non si può agevolarne la diffusione incontrollata”. E’ quanto sottolinea il Sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, nel corso di un’audizione in Commissione Affari sociali della Camera sulle iniziative del Governo in materia di riordino dei giochi pubblici. “In occasione del terremoto in Abruzzo, il Governo fece una scelta che portò a un’esplosione incontrollata dell’offerta di gioco. Non è più quella l’impostazione che ora si intende seguire”, ha spiegato Baretta, che si è poi soffermato sulla distribuzione territoriale delle sale. “Il criterio di proporzione tra numero di abitanti e distribuzione delle sale che è stato proposto dal M5S è stato ritenuto interessante dal Governo: abbiamo adottato quest’idea, pensando di intervenire in sede di Conferenza unificata in cui lo Stato, le Regioni e gli enti locali sanciscono intese in ordine alla distribuzione territoriale delle sale da gioco. Una volta stabilito il criterio relativo al bacino territoriale – ha detto Baretta – l’amministrazione locale decide la dislocazione geografica delle sale: il capitolo delle distanze delle sale dai luoghi sensibili rientra in questo discorso”. lp/AGIMEG