Su Affari & Finanza, l’inserto economico di Repubblica oggi in edicola, nuovo approfondimento dedicato al settore del gioco. Questa settimana occhi puntati sulle cosiddette good causes. Le Olimpiadi di Rio hanno regalato 27 ori agli atleti britannici. In Gran Bretagna c’è il più semplice e vincente piano di sovvenzionamento dello sport immaginato nell’Europa moderna. Risale infatti al 1994 il programma elaborato dall’allora primo ministro John Major che decise di mettere mano alla Lotteria Nazionale per trasformarla in motore culturale e socialmente utile all’intera nazione. La Camelot è l’operatore che in modo monopolistico oggi amministra il gioco e ridistribuisce il 25% dell’intera raccolta secondo un programma di cosiddette Good causes. “Dovremmo seguire la strada segnata dal governo inglese – spiega nel suo intervento Fabio Felici, direttore di Agimeg – nessuno comprende questo settore meglio di loro e soprattutto nessuno come loro è riuscito a far conoscere nel dettaglio la distribuzione dei proventi. Un esempio che dovrebbe far riflettere anche l’Italia”. Il focus a cura di Gianluca Moresco è dedicato alla destinazione di scopo: mentre l’Italia vive il legame in modo contraddittorio in tanti paesi i finanziamenti del gioco alle buone cause tengono in equilibrio esigenze industriali e bisogni sociali. Nell’inserto anche un’intervista a Giovanni Maddaloni, padre di Pino, oro a Sidney di Judo, che a Scampia guida il progetto ‘Vincere da grandi’, iniziativa di carattere culturale e sociale, fortemente voluta da Lottomatica e abbracciata dal Coni per far conoscere lo sport olimpico ai giovani residenti nelle aree disagiate, a chiaro rischio di emarginazione sociale. Infine una breaking news dedicata al fenomeno del gioco via web che registra un vero e proprio boom grazie ai Casinò games. Tutto quello che c’è da sapere sulla filiera, con dati e stime elaborati da Agimeg. dar/AGIMEG