Giochi, addetti al settore pronti alla mobilitazione contro ordinanza Comune di Napoli

L’ordinanza del Comune di Napoli – entrata in vigore lo scorso 17 aprile, che limita l’orario di funzionamento degli apparecchi da gioco e di apertura delle sale gioco dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20, tutti i giorni, compresi i festivi – continua a far discutere e gli addetti al settore, gestori e dipendenti, si dicono pronti alla mobilitazione. “L’assessore forse non sa che mettendo un divieto non si argina un problema – fa sapere una lavoratrice rivolgendosi a Enrico Panini, assessore al Lavoro e alle Attività produttive -. Il problema lo sta creando a centinaia di famiglie che fino e poco tempo fa con tanti sacrifici tiravano avanti grazie al proprio lavoro dignitoso. Centinaia di famiglie in mezzo a una strada”. “E’ una ordinanza sicuramente da rivedere, ci sono troppi punti che non convincono. Ad esempio nei bar e nei tabaccai i minorenni entrano e giocano alle Slot, invece nelle Sale bingo i minorenni non entrano assolutamente essendo strutture controllate da apposita vigilanza. Non convincono nemmeno gli orari, dalle 9 del mattino, ovvero proprio quando i ragazzini bigiano la scuola? E poi dalle 18 alle 23, una restrizione che vale solo per il Capoluogo della Campania, Napoli. Invece in provincia si può giocare?”, prosegue il titolare di una sala. Tra le tante critiche al provvedimento anche quella da parte di tanti cittadini per i quali i nuovi orari non sarebbero in realtà rispettati in molti esercizi pubblici e dei titolari di sale scommesse che contestano il diverso trattamento riservato ai corner dove si continuerebbe ad accettare giocate senza restrizioni orarie. dar/AGIMEG