Prosegue il piano di controlli straordinario alle sale giochi disposto dal Comando Provinciale di Rovigo e avviato nei giorni scorsi. Nei giorni scorsi, il Gruppo di Rovigo ha individuato due sale giochi non in regola con la stringente normativa nazionale e regionale che disciplina l’attività del settore.
Dagli accertamenti eseguiti è emerso che le sale giochi non sarebbero in regola con le normative regionali che vietano l’apertura di nuovi locali ad una distanza inferiore ai 400 metri dai cosiddetti luoghi sensibili e con le regole sull’oscuramento delle vetrine e degli orari di funzionamento degli apparecchi.
I Finanzieri hanno proceduto a redigere verbale di accertamento di sanzione amministrativa con l’applicazione delle pesanti sanzioni pecuniarie previste. Gli atti sono adesso al vaglio del sindaco di Rovigo per gli adempimenti di rispettiva competenza.
Nel corso delle attività ispettive sono emersi anche quelli che, in prima ipotesi accusatoria, rappresentano violazioni di natura penale in violazione all’art.114 sexies del D.Lgs n.385/1993 Testo Unico Bancario e per tale motivo si è proceduto alla denunzia dei due responsabili alla locale Procura della Repubblica. Infatti, dagli elementi raccolti è emerso che i due avevano installato all’interno delle proprie sale giochi un POS che invece che essere destinato al servizio dell’attività commerciale in realtà veniva utilizzato come un bancomat da parte degli avventori, aggirando così il divieto imposto dalle norme vigenti. Secondo l’ipotesi accusatoria detta condotta rappresenta una violazione alle norme del testo Unico Bancario e per tali ragioni i due responsabili – entrambi di nazionalità cinese – sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.
I due procedimenti sono nella fase delle indagini preliminari e sottoposti alla valutazione della Procura della Repubblica di Rovigo. cdn/AGIMEG