Gare scommesse e slot: nella Legge di Bilancio il Governo potrebbe inserire la proroga onerosa di due anni. Stop a nuove tassazioni per gli apparecchi da intrattenimento

Il settore del gioco pubblico tiene banco in questa seconda metà del 2024. Nella prossima Legge di Bilancio potrebbe essere inserita la proroga onerosa di 2 anni per il settore delle scommesse e degli apparecchi da intrattenimento. Questo è quanto riporta un articolo de Il Messaggero, che evidenzia come il Governo potrebbe incassare, da questa manovra, circa 250 milioni di euro l’anno.

Le proroghe sono la diretta conseguenza del mancato accordo, da parte del Governo, con gli Enti Locali sulla questione distanze e punti sensibili. Una questione che vede l’ostracismo della parte sanità delle Regioni ed un’apertura invece della parte bilancio. Le due parti dovranno trovare una sintesi per fare in modo che si sblocchi l’annosa questione. Ricordiamo che il Governo ha offerto alle Regioni il 5% del gettito dei giochi.

Sempre secondo Il Messaggero non dovrebbero esserci invece sorprese per quanto riguarda l’aumento del Preu, che in passato è stato più volte presente nelle Legge di Bilancio ma che ormai ha raggiunto il limite di sostenibilità da parte degli operatori. Non dovrebbe neanche essere aumentata la cosiddetta tassa sulla fortuna, cioè il prelievo su una parte delle vincite.

Sembra invece tramontato l’anticipo della gara per il Gratta e Vinci, la cui scadenza è fissata per il 2029, mentre il Governo si aspetta di incassare almeno un miliardo di euro dalla gara del Lotto. Ed a proposito di Lotto, sempre nella legge di Bilancio dovrebbe essere resa strutturale la quarta estrazione del Lotto e del SuperEnalotto, introdotta a luglio del 2023 per sostenere le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalle devastanti alluvioni del mese di maggio. sb/AGIMEG