Stanley discuterà direttamente nel merito il ricorso al Tar Lazio contro la gara per il servizio del gioco del Lotto. Si tratta del bando per affidare il rinnovo e la gestione della rete di collegamento delle ricevitorie al sistema centrale di controllo e degli altri servizi complementari. La gara – il termine per presentare le offerte scade il 16 marzo – mette in palio un’unica concessione della durata di nove anni. La base d’asta è di 700 milioni, il soggetto che si aggiudicherà la concessione otterrà un aggio del 6% sulla raccolta, ai livelli attuali delle giocate il corrispettivo è pari a circa 3,5 miliardi di euro nell’arco della concessione. Stanley nel ricorso censura diversi aspetti della gara, tra cui la scelta di mettere in palio un’unica concessione, le soglie di ingresso giudicate troppo alte, e la clausola che prevede la cessione gratuita della rete (clausola che nel caso delle scommesse è stata abrogata con l’ultima Stabilità e che – quando non ha funzioni sanzionatorie – è stata dichiarata illegittima dalla Corte di Giustizia Europea). Il bookmaker, in alternativa all’annullamento del bando di gara, passo, chiede un nuovo rinvio alla Corte di Giustizia. gr/AGIMEG