Si è svolta oggi la Conference Call di IGT riguardante gli aggiornamenti sulla gara del Lotto in Italia, di cui è stata annunciata l’aggiudicazione nella giornata di ieri. A fornire i dettagli di questa operazione sono stati il Ceo, Vince Sadusky, e il CFO, Max Chiara.
“Ieri abbiamo annunciato una novità di grande rilievo per il Lotto in Italia: IGT si è aggiudicata la concessione per la gestione del gioco per altri nove anni, fino a novembre 2034. La nostra azienda, che da oltre trent’anni gestisce con successo il Lotto in Italia, potrà così proseguire nel proprio impegno e continuare a investire in un settore strategico per il mercato nazionale. Il costo della licenza, più elevato rispetto alle precedenti assegnazioni, rispecchia l’incremento dei ricavi registrato negli ultimi anni. La valutazione tecnica espressa dalla Commissione giudicatrice ha confermato ancora una volta l’eccellenza della tecnologia offerta da IGT.” E’ quanto ha dichiarato nel suo intervento Vince Sadusky.
“In Italia il numero di persone che gioca alle lotterie è molto elevato e noi puntiamo a fornire la miglior user experience possibile. Questo segmento sta crescendo anche a livello digitale, infatti Mylotteries è l’app più scaricata per il gaming in Italia, ciò è dovuto alla qualità dei prodotti e alla facilità di utilizzo e accesso. Con questi dati e l’andamento del mercato italiano pensiamo di poter creare un valore importante mantenendo la concessione per i prossimi 9 anni”.
“Il prezzo della concessione lo ritengo giusto, dato anche il potenziale del mercato e dell’offerta dei concorrenti. Una cifra così alta è stata necessaria proprio per assicurarci il buon esito della gara, insieme alle nostre capacità tecniche che sono state valutate molto positivamente dalla Commissione”.
“Quando guardiamo il mercato italiano c’è da sottolineare che è cresciuto molto negli ultimi anni, soprattutto il canale online. La percentuale di giocatori di questo segmento che giocano alle lotterie è molto significativa. Dunque, il nostro obiettivo, attraverso la piattaforma Mylotteries, è quella di consolidare gli utenti già esistenti e raggiungere nuovi utenti. Crediamo di star facendo un ottimo lavoro anche nel raggiungere le persone più giovani sia al Lotto sia al Gratta e Vinci. La nostra esperienza anche negli Usa in questo campo è una buona assicurazione sui risultati che potremmo raggiungere nei prossimi 9 anni. Il nostro obiettivo principale è quello di garantire la miglior esperienza di gioco agli italiani”.
“Infine, siamo molto contenti di esserci aggiudicati questa concessione e crediamo che il mercato italiano sia maturo per continuare la crescita di questi prodotti. Ci aspettiamo 9 anni ricchi di soddisfazioni con il Lotto”, ha concluso Sadusky.
“La concessione del Lotto avrà una durata di nove anni e si concluderà a novembre 2034. L’importo complessivo di 2,23 miliardi di euro sarà versato in tre rate, con la prima, pari a 500 milioni, da corrispondere entro 30 giorni, e l’ultima, la più significativa, prevista per aprile 2026. Desidero ricordare che la gara è stata vinta dal consorzio LottoItalia, al cui interno figurano partner di grande rilievo, la cui presenza è stata determinante per il raggiungimento di questo importante traguardo. Ci aspettiamo che il consorzio sarà il fulcro per il futuro della concessione”. Sono state le parole di Max Chiara.
“Riteniamo di avere tutte le competenze per far crescere il segmento B2C del Lotto, in particolare grazie al processo di digitalizzazione in corso, che sta portando un numero sempre maggiore di giocatori a utilizzare canali online e app dedicate per le proprie giocate”.
“Non ci aspettiamo che la crescita del canale retail raggiunga i livelli degli anni passati, ma riteniamo che, grazie anche alle nostre innovazioni tecnologiche, ci possa comunque essere un incremento, forse con numeri più contenuti, ma comunque positivi”.
“L’esperienza che abbiamo in altri mercati ci dice che la penetrazione del digitale può essere bassa per molto tempo e poi esplodere quasi improvvisamente. Tuttavia, in un periodo di 9 anni ci aspettiamo che la penetrazione digitale che in Italia è ancora bassa cresca di molto”. ac/AGIMEG