“Credo che in quest’aula nessuno sia contrario alla lotta alle ludopatie, ma a volte la fretta fa commettere gravi errori. infatti, due decreti della Giunta, il decreto n. 831/2017 e il decreto n. 68/2019, hanno dato attuazione a una legge regionale del 2013 che stabiliva l’obbligo per tutte le sale giochi di essere ad una distanza non inferiore ai 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili. Questa legge ha un punto debole: il distanziometro è ingestibile e causerà entro il 31 dicembre la chiusura del 90% delle sale giochi. Ciò avrà degli effetti controproducenti: ci sarà il rischio di perdere 8.000 posti di lavoro e verrà a mancare il gettito fiscale derivante da queste attività. Il gioco però non scomparirà, si sposterà sull’online o su mercati illegali. Noi chiediamo di attendere che ci sia una normativa nazionale che sia in grado di uniformare su tutto il territorio la lotta alle ludopatie”. E’ quanto ha dichiarato il Consigliere della regione Emilia-Romagna, Andrea Galli, durante l’interrogazione della giornata odierna con alcuni membri della Giunta. ac/AGIMEG