La Manovra “la stanno continuando a mettere a posto. Voi pensate che sia solo quello che leggete, ma dietro ci sono anche tutte una serie di tabelle e ci vuole molto di più a fare le tabelle che a fare la legge e la puoi mandare al Parlamento solo quando ci sono anche le tabelle”, ha detto il sottosegretario dell’Economia Federico Freni ospite di “Un giorno da pecora” su Rai Radio1. Sulla conferenza stampa della premier Meloni, ha aggiunto: “Domani ci sarà”.
“C’è una sola tassa che è aumentata e che spero non resterà così, che è quella sui bitcoin. Quella è una delle cose che spero possa cambiare in Parlamento”, ha sottolineato.
Proprio in Parlamento, infatti, potrebbero arrivare modifiche a quanto varato dal Governo. Non sono, tuttavia, in discussione i pilastri della nuova legge di Bilancio, come la conferma degli sgravi ai dipendenti e alla riduzione dell’Irpef.
L’iter della Legge di Bilancio
La Manovra è arrivata alle battute finali. Il testo dovrebbe approdare nelle prossime ore alla Camera. Poi, senatori e deputati, a cominciare dalla Commissione Bilancio di Montecitorio, dovranno valutare le misure presenti all’interno del testo ed eventualmente presentare degli emendamenti per le dovute modifiche, nei ristretti vincoli di bilancio.
Dopo il via libera dell’Assemblea alla Camera, il testo passerà all’altro ramo del Parlamento. Il voto finale dell’Aula del Senato dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2024. Se il voto non avvenisse entro la fine del 2024, ci sarà l’esercizio provvisorio, che non si verifica dal 1988.
Il parere della Commissione Europea sui vincoli di bilancio dell’Italia dovrebbe arrivare nei primi di novembre. Entro il 30 dello stesso mese, invece, la Commissione UE valuterà la legge di bilancio italiana. cdn/AGIMEG