“Servono interventi concreti per il futuro, azzerare la fiscalità sul settore. C’è bisogno di un anno di fiscalità vicino allo zero per riprendersi”. E’ la proposta di Francesco Ginestra, Presidente Agisco, nel corso del meeting ‘Le ragioni del mondo delle imprese del “gioco pubblico legale”’. “Le sale scommesse ippiche e sportive, con bar aperti e giochi aperti, hanno oltre al danno la beffa: nel tempo infatti una parte dei giocatori che sarà migrata resterà fedele a nuovi punti di gioco, senza contare il gioco online. Noi siamo chiusi ma la gente continuerà a giocare alla faccia di chi oggi ci sta rimettendo. Un’altra cosa che va segnalata, ancora più disastrosa, sono i provvedimenti che impongono al chiusura di sale scommesse presenti da anni sul territorio solamente perché nel frattempo è stato aperto quello che viene classificato come luogo sensibile. Non si può andare a colpire le attività già aperte e che stanno sul territorio da anni. Ritengo che degli 11,5 miliardi che l’erario incassa ogni anno, qualcosa debba essere lasciato a chi gestisce il gioco, se si vuole che il nostro settore vada ancora avanti”. cr/AGIMEG