Sono giorni di grande fermento nel comparto del gioco online italiano, che all’indomani della notizia dell’approvazione preliminare, lo scorso 19 dicembre 2023, del decreto in Consiglio dei Ministri, in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111, è entrato in fibrillazione.
Il testo è ormai pronto e rappresenta il quadro regolatorio nazionale della disciplina dei giochi pubblici ammessi in Italia, in particolare quelli a distanza con esclusione di quelli a rete fisica e delle case da gioco (per le quali resta ferma per adesso la disciplina vigente).
L’ipotesi (ormai quasi certezza) di un costo di acquisto di 7 milioni di euro per ogni concessione e il pagamento di un canone annuo determinato nella misura del 3% del margine netto del concessionario, è indubbio che non permetterà a tutti gli operatori attualmente in possesso di una vecchia concessione di partecipare al bando per aggiudicarsene una nuova.
Proprio per questo il Presidente della DPL Holding Francesco Di Paola, proprietaria del marchio Domusbet si affretta a puntualizzare: ”E’ indubbio che è un momento delicato per il nostro settore, ed è quindi giusto da parte mia rassicurare tutti i nostri partner che negli anni ci hanno scelto e hanno deciso di entrare in partnership con noi. Domusbet non solo parteciperà al Bando per aggiudicarsi la nuova concessione, ma sta anche monitorando attentamente la questione relativa alle concessioni per i diritti del gioco terrestre più che altro se si dovesse presentare l’esigenza di trasformare qualche nostro PVR in agenzia di gioco cosiddetto fisico.
Proprio per questo pensiamo che forse sarebbe stato meglio indire prima di tutto un Bando per le agenzie ed i corner terrestri e il loro relativo riordino, visto che le vecchie concessioni avevano una scadenza naturale precedente a quella per il gioco online.
Il Bando per il riordino del gioco terrestre con una base d’acquisto tra i 75.000 ed i 100.000 € poteva servire a raggiornare gli oltre 15.000 diritti attualmente operanti in Italia
dando allo Stato la possibilità di recuperare immediatamente un introito di gran lunga superiore a quello ipotizzato per le concessioni del gioco online.Così invece non è stato e ci chiediamo il motivo per il quale si è pensato prima ad indire il Bando per il gioco online e ancora non si sa nulla per quello del gioco “fisico”.
E’ evidente che il costo fissato in 7 milioni per l’acquisto di ogni concessione è di ben 35 volte più alto di quello pagato dai concessionari attuali, ma allo stesso tempo questo non dà certezze su come operare poichè ad una prima lettura mi sembra che siano presenti un mare di restrizioni, regole poco chiare e che a volte cambiano anche da città a città e soprattutto da Nord a Sud.
Se le regole non saranno chiare, condivise e univoche si rischierà di creare ulteriore confusione che potrebbe contribuire al proliferare del gioco illegale che diventerebbe l’unica strada percorribile per chi di fatto sarà tagliato fuori da questo tipo di bando, in particolare molti dei PVR che operano attualmente e che solo in questa maniera potrebbero continuare ad operare.
Per questo motivo penso che sarebbe il caso di creare un’associazione di tutti quegli operatori che come noi, avrebbero il diritto di poter interloquire anche loro con il Governo, visto che rappresentano una parte importante del mercato dell’online.
Siamo disponibili per qualsiasi tipo di confronto, supporto e contributo anche perchè c’è in gioco il futuro di tante famiglie che lo Stato ha il diritto di tutelare e non abbandonare al proprio destino. Per quanto riguarda Domusbet, siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto in questo 2023 che per noi ha rappresentato una sorta di spartiacque con il passato. Mediante lo switch-off effettuato da Microgame lo scorso 6 settembre di fatto siamo diventati artefici del nostro destino e provider di noi stessi.
Tutto questo ci ha permesso di presentarci sul mercato in maniera completamente diversa e di sfruttare tutte quelle iniziative commerciali che ci hanno fatto triplicare il raccolto sport nel giro di un mese. Grazie alle nostre numerose azioni di marketing e alle nuove proposte commerciali crediamo che la nostra offerta sia ormai in linea e in alcuni casi anche superiore ai migliori bookmaker internazionali con i quali ormai riusciamo a misurarci senza problemi. Motivo di orgoglio e di vanto essere arrivati a tanto e che ci dà ancora più forza e determinazione per prepararci ad affrontare il 2024 con le idee ancora più chiare per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati”. sb/AGIMEG