FIT, ricorso al Tar contro limitazioni orarie per vendita anche di Gratta e Vinci e 10eLotto di 16 Comuni della provincia di Bergamo

Le misure anti azzardo varate da 16 Comuni su 18 della provincia di Bergamo, la cosiddetta Ambito del Treviglio, finiscono davanti al Tar. La Federazione Italiana Tabaccai di Bergamo infatti ha impugnato il regolamento sui giochi approvato dai Comuni che vieta il gioco dalle 12,30 e le 14,00 e dalle 23,00 alle 10,00 perché sono orari “tradizionalmente e culturalmente dedicati alle relazioni familiari”. Il divieto include anche Gratta e Vinci e 10eLotto, giochi che invece, in un precedente ricorso sempre della Fit ma contro il Comune di Bergamo, erano stati esclusi.

“Siamo concessionari statali – ha affermato Emanuele Marinoni, commissario della Fit di Bergamo, a L’Eco di Bergamo – e ci troviamo nella paradossale situazione di essere passibili di multa dai Comuni se in determinati orari facciamo giocare al 10eLotto o vendiamo Gratta e Vinci. Però se non lo facciamo rischiamo provvedimenti dello Stato. Non comprendiamo queste limitazioni applicate alle tabaccherie che sono i posti più controllati e sicuri dove le persone possono fare giochi leciti. Al minimo sgarro noi perdiamo la concessione. E nessun tabaccaio correrebbe mai un rischio simile”. 

La parola ora passa quindi al Tar di Brescia, dove la Fit ha presentato ricorso contro i 16 Comuni che hanno approvato questo regolamento. “Torto o ragione – ha dichiarato Dimitri Bugini, presidente dell’Ambito di Treviglio – abbiamo intenzione di rivolgerci ai nostri parlamentari affinché venga emanata al più presto una norma nazionale che regoli la questione”. lp/AGIMEG