“Caro Presidente Letta, la Direttiva Tabacco manda in fumo il nostro lavoro. Ci aiuti a proteggerlo”. Lo ha letto decine di migliaia di volte il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, negli ultimi 7 giorni. Decine di migliaia sono infatti i tabaccai italiani che, a partire dallo scorso 13 giugno, hanno spedito all’Onorevole Letta una cartolina illustrata della località dove hanno la rivendita. “Sono decine di migliaia di volte soddisfatto – dice il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso – anche se non avevo certo motivo di dubitare dei miei colleghi e della
compattezza della categoria. Noi tabaccai siamo soliti fronteggiare ogni battaglia, anche la più dura, in difesa del nostro lavoro ma ora la minaccia è grave ed il tempo stringe. Ecco perché questa inconsueta iniziativa ha avuto un così grande successo tra i colleghi, assicurando l’adesione di un numero così elevato di tabaccai da rappresentare la quasi totalità della categoria. Oggi stesso sono stato chiamato da alcuni tabaccai a presenziare ad un flash mob autonomamente organizzato per protestare contro la modifica della Direttiva Europea sul Tabacco. Si tratta di un’altra forma di protesta non ortodossa che esprime appieno la preoccupazione di noi tabaccai. Specialmente alla vigilia della riunione dei Ministri della Salute europei a Bruxelles. Una riunione fondamentale – conclude Risso – perché si discuterà della Direttiva sul Tabacco e noi auspichiamo che il nostro Governo esprima una posizione ufficiale in linea con gli indirizzi del Parlamento italiano, che nei mesi scorsi aveva manifestato serie riserve sul contenuto della proposta di Direttiva”. lp/AGIMEG