L’Italia crescerà meno del previsto nel 2016 ma, per quanto meno intensa, l’accelerazione ci sarà. Il governo rivede al ribasso le stime delle entrate dai giochi. Nel Documento di Economia e Finanze per il 2016, approvato dal Consiglio dei ministri, si precisa infatti che le minori entrate derivano dalla cancellazione della tassa da 500 milioni di euro ai concessionari di slot, entrate che vengono però compensate dall’aumento del prelievo erariale su slot e vlt, sempre previsto dalla legge di Stabilità 2016. Nel testo del Documento si legge che “diverse modifiche riguardano il settore dei giochi, dalle quali sono attesi effetti positivi per quasi 1,3 miliardi nel 2016. Tali misure intervengono, in particolare, sul Prelievo Erariale Unico (PREU) applicabile agli apparecchi da divertimento e intrattenimento AWP e VLT, disponendone l’incremento, rispettivamente, di 4,5 e 0,5 punti percentuali, e sulla tassazione per le scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli, introducendo la tassazione del margine, quale differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. Ulteriori interventi in materia di giochi interessano anche il comparto non tributario, con l’abrogazione, per i concessionari che operano con i medesimi apparecchi da divertimento e intrattenimento, del versamento allo Stato degli aggi e dei compensi, le cui minori entrate (pari a 500 milioni) sono compensate, per il solo 2016, dalla previsione dell’assegnazione, mediante gara, delle concessioni nelle attività di raccolta delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, del gioco del bingo e dei giochi a distanza, da cui sono attese entrate pari, complessivamente, a circa 508 milioni”. Dalle disposizioni nel settore dei giochi “sono attese risorse nette per un importo di circa 1,3 miliardi nel 2016 e circa 0,8 miliardi in ciascuno degli anni del periodo 2017-2019. Tra queste rientrano l’incremento del Prelievo Erariale Unico (PREU) per gli apparecchi da divertimento e intrattenimento, la revisione delle procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione di concessioni nelle attività di raccolta delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nel Bingo e nei giochi a distanza e la modifica dell’imposta unica per le scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli, introducendo la tassazione del margine quale differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte”. Il Def, previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n. 39, viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno. E’ il principale strumento della programmazione economico-finanziaria in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal governo e approvato dal Parlamento. In merito al settore del gioco, nell’attuale testo si accenna agli altri interventi previsti dalla legge Delega che non hanno trovato attuazione in specifici decreti legislativi e sui quali “il governo è già intervenuto, o interverrà, con specifiche misure” e che “con la legge di Stabilità 2016 e con i provvedimenti attuativi che seguiranno, è stato avviato il riordino del settore dei giochi pubblici, intervenendo su aspetti fondamentali come le modalità di tassazione, la maggiore controllabilità degli apparecchi da divertimento e la pubblicità, disciplinata secondo le linee di indirizzo dell’Unione Europea”. dar/AGIMEG