Fisascat Cisl: “Necessaria graduale ripresa del settore del gioco, penalizzato dalle misure attivate per il contenimento del Covid-19”

Si è riunito ieri il Coordinamento unitario delle strutture e dei delegati del comparto del gioco chiuso dal 2020. “I circa 150mila addetti della distribuzione specializzata del gioco, delle Sale Bingo, delle Case Da Gioco, degli Ippodromi sono in sospensione e in regime di ammortizzatori sociali. Necessario accompagnare la graduale ripresa del settore, penalizzato dalle misure attivate per il contenimento del contagio da Covid-19, che ha fortemente investito per la riapertura in sicurezza”, fa sapere Fisascat Cisl. “Il confronto con le delegate e i delegati ha messo in luce tutte le difficoltà che vivono le lavoratrici e i lavoratori del settore, molti dei quali devono ancora ricevere gli ammortizzatori sociali dallo scorso anno, che rivendicano maggiore attenzione, interventi di sostegno al reddito ad hoc e il superamento di discriminazioni ataviche”, aggiunge. “Abbiamo sempre mantenuto rapporti con le Associazioni datoriali sottoscrivendo Protocolli per la riapertura in sicurezza innovativi e Avvisi Comuni seguiti da richieste di attivazione del confronto istituzionale senza alcun riscontro dalla politica”, ha sottolineato Mirco Ceotto, segretario nazionale della Fisascat Cisl. “La pandemia non può essere l’alibi per chiudere il settore. I ragionamenti che stiamo tentando di approntare riguardano l’estensione degli ammortizzatori sociali e nuove forme di organizzazione del lavoro come il lavoro agile. Il nostro auspicio è che la nuova compagine politica affronti la tematica con senso di responsabilità”, ha detto Marco Demurtas, funzionaro Fisascat. cdn/AGIMEG