Primo giorno a Firenze per l’ordinanza che regola le fasce orarie del gioco. Bar e tabacchi devono tenere spenti gli apparecchi da intrattenimento completamente dalle 13 alle 19, mentre le sale giochi devono rimanere chiuse dalle 18 alle 24. In caso di violazione della normativa è prevista una sanzione da 25 a 500 euro, e in caso di recidiva la sospensione di giorni tre dell’attività. Quella che dovrebbe essere una misura di contrasto al gioco viene però aggirata spostandosi solamente di qualche chilometro. A Sesto Fiorentino – si legge su Repubblica Firenze – è possibile giocare liberamente in qualunque momento della giornata, stesso discorso per Scandicci. “Abbiamo ricevuto il messaggio dell’ordinanza – spiegano i baristi fiorentini – e abbiamo spento gli apparecchi, ma secondo noi questo non risolve il problema. Servirebbe una misura per tutta la città metropolitana o addirittura a livello nazionale, è inutile sospendere il gioco in via dei Mille e vedere i giocatori che si spostano nei bar di Fiesole”. La protesta dei baristi va oltre: “Lo stop alle slot finirà per alimentare le sale clandestine – dicono – lì i giocatori sono davvero in pericolo, non da noi. Il settore dà lavoro a molte persone e il provvedimento taglierà le nostre entrate almeno del 15%. Sono soldi che a fine mese pesano sul bilancio delle nostre aziende, di quelle che si sforzano di stare nelle regole”. lp/AGIMEG