FIPE: “Legge di bilancio 2025, ecco le novità per il settore dei Pubblici Esercizi”

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 30 dicembre 2024 n. 207 avente ad oggetto il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”, entrata in vigore il 1° gennaio 2025 ad eccezione delle fattispecie in cui sia diversamente previsto.

Tra gli interventi di maggior rilievo per i Pubblici Esercizi vi sono alcune disposizioni fortemente volute dalla Federazione, come la proroga per il 2025 della disciplina sulla detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi (già prevista nella Legge di bilancio 2024) e la modifica alla disciplina di detassazione delle mance introdotta dalla legge di bilancio 2023. E’ quanto si legge in una nota della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

In ordine agli interventi da segnalare ai settori rappresentati si evidenziano:

l’obbligo, a decorrere dal 1.01.2026, di effettuare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi mediante registratori di cassa che siano in collegamento tecnico con gli strumenti di pagamento elettronico (c.d. POS);

la proroga a titolo oneroso fino al 31.12.2026 delle concessioni in scadenza al 31.12.2024 relative al gioco del bingo, alle scommesse, e alla realizzazione e alla conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del TULPS;

la proroga dal 1.01.2025 al 30.09.2025 della disciplina sulla detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per lavoratori del comparto del turismo tra i quali in particolare i dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di cui all’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287;

si eleva al 35% del costo l’importo del credito d’imposta Transizione 5.0 per la quota d’investimenti d’importo compreso tra 2,5 milioni e 10 milioni di euro (precedentemente pari al 15%);

l’applicazione della disciplina del credito d’imposta per la ZES Unica anche per gli investimenti realizzati nel 2025, stanziando a tal fine 2,2 miliardi euro;

l’assegnazione di 110 milioni di euro per la concessione di agevolazioni finanziarie per sostenere investimenti privati per lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale;

la modifica dei limiti reddituali relativi al regime di tassazione agevolata delle mance, confermando l’applicazione dell’aliquota del 5% ed elevando i limiti ad un reddito di lavoro dipendente non superiore a euro 75.000 ed entro il limite del 30% delle mance percepite nell’anno. cdn/AGIMEG