Ferro (sottosegr. Ministero Interno): “Bisogna sostenere il gioco legale, regolato dallo Stato, per arginare il gioco illegale, business spesso gestito dalla criminalità”

“Il tema del gioco pubblico è seguito con attenzione dal Ministero dell’Interno. L’attuale modello di distribuzione dei giochi pubblici è stato sviluppato negli ultimi 20 anni con l’obiettivo primario di trasferire nel perimetro della legalità l’offerta illegale”. E’ quanto ha dichiarato Wanda Ferro, Sottosegretario Ministero dell’Interno, durante il seminario “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio” organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e powered by IGT.

“La strategia adottata è stata quella di mantenere la distribuzione del gioco nei luoghi in cui c’era sempre stata la condizione di affidabilità per i soggetti imprenditoriali coinvolti. Un modello che deve essere oggi allineato alle norme che vengono disciplinate in modo disorganico da Comuni e Regioni, con scelte a macchia di leopardo per quanto riguarda le distanze ed i luoghi sensibili.

Il settore è oggetto di una complessa disciplina che incide su aspetti di rango primario: interessi finanziari dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico. In ragione di ciò è stato previsto un sistema normativo improntato al cosiddetto doppio binario, concessorio e autorizzatorio, e caratterizzato dalla necessarietà del dialogo con le Regioni e con i Monopoli.

E’ importante scrivere una norma che veda una unicità e una organicità rispetto alla competenza dello Stato, ma nello stesso tempo che concilii la garanzia di un gioco sicuro e che non lasci spazi alla criminalità. Si rischia l’80% della cancellazione dell’attuale rete di gioco. La sovrapposizione del carattere eterogeneo delle concessioni ha impedito e impedisce l’istituzione delle gare.

E’ stato necessario, quindi, il ricorso a continue proroghe. Nella Legge di Bilancio 2023 sono state riallineate le scadenze delle concessioni, che dovrebbero arrivare al 31 dicembre 2024. Il Governo è stato delegato ad attuare il riordino del gioco a distanza. C’è la giusta attenzione e la volontà di farlo. E’ stato adottato un primo decreto, che è in attesa che si realizzino i presupposti di intesa tra Stato ed Enti Locali per avviare anche quello sul gioco fisico.

E’ imprescindibile un riordino della rete fisica, che uniformi sul territorio nazionale le distanze dai luoghi sensibili. In tal senso sono in corso i lavori del tavolo di confronto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Andiamo così incontro alle esigenze di un settore fondamentale. Bisogna sostenere il gioco legale, regolato dallo Stato, per arginare il gioco illegale, business spesso gestito dalla criminalità.

Per milioni di italiani il gioco è divertimento, un’attività quotidiana praticata in maniera responsabile. E’ necessario un contesto fatto di regole e trasparenza uniformi, operatori professionali e capaci di individuare il fenomeno di dipendenza patologica. Questo Governo non lascerà più una norma confusa, dettata dai soli Enti Locali. Deve essere una scelta di coraggio, lungimirante e che metta la parola fine a tanta confusione. Questo è l’impegno che sono certa verrà onorato”, ha concluso. cdn/AGIMEG