“Il settore del gioco pubblico nel Lazio conta 1,8 milioni di giocatori, 7,6 miliardi di euro di giocate nel 2019, di cui 4,6 miliardi di raccolta nel comparto Awp-Vlt, – che ha prodotto un gettito erariale di 1 miliardo di euro – con un totale di 6400 esercizi del comparto apparecchi da intrattenimento, di cui circa 1300 specializzati”. E’ quanto ha detto Paolo Feltrin, politologo e docente di Analisi delle politiche pubbliche all’Università di Trieste, nel corso del webinar organizzato da Acadi “Analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R 5/201”.
“La raccolta del gioco fisico nel Lazio è calata del 9% tra il 2012 e il 2019, ma gli apparecchi da intrattenimento (Awp e Vlt) hanno perso il 19%. Anche sul margine nel Lazio si registra un calo, pari al -6,8% nel Lazio. Dal 2013 – evidenzia la ricerca – si è registrato un calo consistente del numero di esercizi con Awp, pari al -35,1%. Le sale Vlt invece non crescono nella Regione dal 2016, ad oggi sono 41 sale in meno (-7,4%), sotto il livello del 2014. Il 22% degli esercizi del comparto Awp-Vlt del Lazio è specializzato in questo segmento di attività e conta 6359 esercizi registrati al RIES così suddivisi: 4972 bar, ricevitorie ed altri esercizi generalisti, 110 aziende di distribuzione apparecchi, 417 sale giochi, 27 sale bingo, 473 negozi di scommesse e 360 esercizi dedicati di apparecchi. Gli occupati nel settore AWP-VLT nel Lazio sono 16255 così suddivisi: 7459 in bar, ricevitorie ed altri generalisti, 880 aziende di distribuzione apparecchi, 2085 in sale giochi, 1080 in sale bingo, 3311 in negozi scommesse e 1440 in esercizi dedicati”.
“Il 28 febbraio 2020 il Consiglio Regionale del Lazio ha modificato la legge regionale 5/2013 recante ‘Disposizioni per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico’. Nelle disposizioni 2013 si prevedeva no alla retroattività del distanziometro alle attività esistenti mentre con le disposizioni 2020 è stato prevista la retroattività graduale nel tempo e a seconda degli esercizi del distanziometro, che si applica retroattivamente (per attività in concessione già autorizzate). Ciò significa che dal 31 agosto 2021 verranno rimossi gli apparecchi da intrattenimento negli esercizi generalisti nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili, dal 28 febbraio 2024 rimozione degli apparecchi da sale dedicate entro 500 metri da luoghi sensibili, dal 28 febbraio 2025 applicazione della retroattività della distanza per gli esercizi con licenza ex art. 88 Tulps successiva al 1 gennaio 2014. Calcolando la collocazione rispetto ai 500 metri, l’Eurispes stima una percentuale di insediabilità compresa tra lo 0,7% e il 5%. Ne consegue che più di 5 mila esercizi a rischio retroazione già dal prossimo anno. E’ stata stimata la perdita di occupazione del comparto AWP-VLT, nello scenario meno sfavorevole, di almeno 5 mila posti di lavoro a rischio. Tra l’altro – afferma Feltrin – nel Lazio la perdita di addetti nel comparto degli apparecchi ha effetti sociali più accentuati che nel resto d’Italia. Infatti la regione ha la più alta densità di addetti nella gestione degli apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone: 25 addetti ogni 100 mila abitanti. La media complessiva delle altre regioni è di 14 su 100 mila. Significa che a parità di riduzione del numero degli addetti nel comparto diretto Awp-VLT l’effetto per la popolazione è 1,8 volte più forte nel Lazio rispetto alla media delle altre regioni italiane. A rischio inoltre 300 milioni di gettito erariale, nello scenario meno sfavorevole. Nel nostro Paese inoltre è in crescita, a causa della regolazione altamente restrittiva, l’illegalità”. cr/AGIMEG