“Un intervento urgente al fine di attivare un tavolo di confronto che coinvolga tutti i soggetti firmatari, che garantisca quanto prima la riapertura del Casinò di Campione d’Italia e che assicuri la continuità aziendale e la sostenibilità delle altre case da gioco per salvaguardare il mercato, le potenzialità competitive di tutto il settore a garanzia dei relativi ritorni economici ed occupazionali sul territorio”. E’ quanto chiedono Federgioco, Fipe e le associazioni sindacali dei lavoratori in una lettera inviata al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, “constatata l’assenza di risposte concrete ai ripetuti solleciti fatti da tutte le parti” nel corso del tavolo odierno per la prosecuzione della trattativa del CCNL riguardante le case da gioco in cui si è discusso della “grave situazione derivante dal fallimento del Casinò di Campione d’Italia e lo stato generale di crisi delle case da gioco italiane, ulteriormente compromessa e aggravata dall’assenza di strumenti e di interlocuzioni che agevolino le possibili soluzioni per garantire un futuro” alle case da gioco e “agli oltre 3mila posti di lavoro diretti e indiretti e relativo indotto”. Le scriventi “nell’evidenziare l’importante ruolo di presidio e garanzia dello svolgimento del gioco legale in Italia, presente sul territorio da più di cento anni, ritengono indispensabile, urgente e non più procrastinabile che le Istituzioni si facciano carico di quanto sopra denunciato”. cr/AGIMEG