La FIGS (Federazione Italiana Gestori Scommesse) è scesa in piazza di fronte a Montecitorio per protestare contro la nuova tassa dello 0,5% sulla raccolta di scommesse, la mancanza di sostegni economici a loro favore e l’assenza di una data certa per la riaperture delle attività di gioco. “In rappresentanza dei gestori del comparto giochi, abbiamo scelto di scendere in piazza e di dare voce ai tanti piccoli imprenditori che si vedono denigrati e discriminati da un Governo fazioso ed incompetente. Vogliamo rivendicare il diritto di lavorare, sancito dall’art.4 della Costituzione, per garantire un sostentamento economico alle nostre famiglie e a quelle dei nostri dipendenti.” E’ quanto dichiara in una nota la Figs, ‘Federazione Italiana Gestori Scommesse’. “Di fatto, stanno cercando di cancellare un intero sistema produttivo che versa nelle casse dello stato circa 15 miliardi di euro ogni anno. Negli aiuti economici stanziati dal Governo il settore del gioco non è stato considerato e, con rammarico, dobbiamo constatare l’introduzione nel ‘Decreto Rilancio’ della norma “salva sport” che introduce un’ulteriore tassa dello 0,5% nella raccolta delle scommesse. Norma che poteva essere evitata con la sospensione per 2 anni del “Decreto Dignità”, con il conseguente ritorno delle sponsorizzazioni di imprese del settore gioco. Questo è solo l’inizio. Vigileremo con attenzione, pronti a mobilitarci per una manifestazione nazionale”. ac/AGIMEG