Fase 2, Regioni all’attacco: Basilicata, Molise, Sardegna ok a riapertura completa bar già dal 18 maggio. Pronti a ripartenze anticipate anche Abruzzo, Emilia Romagna, Toscana e Veneto

Sì a riaperture di attività commerciali come bar e ristoranti già il 18 maggio, quindi in anticipo rispetto alla data del 1° giugno prevista dal DPCM, in quelle regioni dove il contagio da epidemia coronavirus è quasi a zero. E’ quanto ha lasciato trapelare un Ministro del Governo, affermando che “dal 18 maggio è probabile che in Basilicata, Molise, Sardegna e nelle regioni dove il contagio è quasi scomparso, bar, ristoranti o parrucchieri possano partire prima”, secondo quanto aveva chiesto fin dall’inizio il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Nel piano del Governo, dunque, dopo due ulteriori settimane di misure restrittive, dal 18 maggio potranno ripartire le diverse attività commerciali nei territori meno a rischio. E’ quanto ha chiesto, del resto, l’assessore allo Sviluppo economico dell’Abruzzo, Mauro Febbo, annunciando che la Regione “farà le ordinanze per concedere aperture, sempre nel rispetto dei protocolli e nel rispetto della massima sicurezza, che supereranno il Dpcm. L’Abruzzo è stata tra le regioni più virtuose e più ligie nell’applicare le prescrizioni del Governo e, dunque, è altrettanto in grado di ripartire rispettando i protocolli di sicurezza, attrezzando i vari ambiti di attività”, ha aggiunto.
Discorso analogo per l’Emilia Romagna, che potrebbe riaprire bar e ristoranti ben prima del 1 giugno. A tal proposito il presidente Stefano Bonaccini, durante la sua informativa nell’Assemblea regionale, ha affermato che “dobbiamo adottare nuovi strumenti sanitari ed economici per affrontare un nemico sconosciuto. Soprattutto non bisogna abbandonare i settori che rimangono fermi come bar, ristoranti e negozi al dettaglio. Le date fissate dal Premier Conte per la riapertura di queste attività le voglio considerare prudenziali. Le imprese molto piccole non possono sopportare mesi di chiusura, per cui vanno aiutate con risorse straordinarie. Nel prossimo triennio, l’Emilia-Romagna metterà a disposizione 14 miliardi (circa il 10% del Pil) per aiutare la ripresa economica”.
Discorso analogo per la Toscana, come affermato dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “La Toscana ha bisogno di ripartire; i suoi esercizi, le sue imprese e attività devono poter riaprire, proseguendo nel controllo della pandemia nei nostri territori. Borghi di 2 mila persone hanno reagito meglio e prima alla pandemia, tanto da pensare all’opportunità di avviare una Fase 2 della Toscana con alcune anticipazioni rispetto al calendario nazionale, ad esempio per la riapertura di esercizi al dettaglio, bar, ristoranti, alberghi, parrucchieri e attività di cura della persona prima del 1 giugno”.
A spingere verso apertura anticipate per bar e ristoranti anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, che commentando il nuovo decreto del governo per la fase 2 dell’emergenza Covid-19 ha detto: “O funzionano i dispositivi e allora bisognava aprire tutto oppure di cosa stiamo parlando?”, ricordando che “le buone notizie sono che il trend continua a confermarsi positivo, il che ci fa preparare bene all’idea dell riapertura”.
Pronto a riaprire anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha emanato un’ordinanza in vista dell’avvio della Fase 2 prevedendo la ripartenza di alcune attività a partire da oggi. “Interveniamo subito in alcuni settori e ogni decisione ha alla base sempre un’istruttoria epidemiologica, in particolare dal 29 aprile consentiamo in Puglia la ristorazione con asporto da parte di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie con divieto di consumazione all’interno e all’esterno dei locali, la tolettatura degli animali di compagnia previo appuntamento, la pesca amatoriale, manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da diporto, l’accesso ai cimiteri. Dal 4 maggio inoltre sarà possibile recarsi nelle seconde case di proprietà per attività di manutenzione”. cr/AGIMEG