Fase 2, Confesercenti: “Bene riapertura anticipata bar, ma senza regole chiare un’impresa su quattro potrebbe non ripartire”

“Accogliamo con favore la decisione di permettere alle Regioni di anticipare al 18 maggio la riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri. Seguire un percorso condiviso tra Governo e Regioni è una strategia di buon senso, che permette di ripartire dove è più sicuro farlo, rimettendo in moto le attività e dando una chance in più di recupero all’economia del territorio”. E’ quanto afferma Confesercenti, che sottolinea tuttavia “sarà però praticamente impossibile far ripartire le vendite senza regole comprensibili e sostenibili sulla sicurezza: se non si farà chiarezza, fino a un’impresa su quattro potrebbe essere costretta a non ripartire, per non trovarsi a lavorare con restrizioni tali da rendere anti-economico il proseguimento dell’attività, e anche per il timore di incorrere in sanzioni o peggio”. “Un timore figlio dell’incertezza. A livello locale e regionale infatti si continua a dibattere e a produrre ordinanze e protocolli di sicurezza che rischiano di costare tantissimo alle imprese senza dare ai lavoratori maggiori garanzie rispetto a quanto già stabilito dall’accordo tra le parti sociali ed i sindacati. Il risultato è un caos di voci discordanti su modalità di sicurezza, necessità di ditte specializzate che rilascino certificazioni, distanziamenti impossibili e altrettanto impossibili sanificazioni continue dei prodotti. Provvedimenti e proposte a volte contrastanti tra loro e che spesso, se applicati nel modo in cui vengono immaginati, vorrebbero dire il blocco totale dell’attività economica. Bisogna invece spazzare via l’incertezza con disposizioni chiare, sostenibili e valide per tutto il territorio nazionale su sanificazione e gestione della clientela”. cr/AGIMEG