Fase 2, riaperture a scaglioni e per fasce d’età a partire dal 4 maggio. E’ su questa linea che il Governo sta lavorando per far ripartire l’economia e “liberare” gli italiani dal lockdown. A partire dal 4 maggio i divieti non spariranno ma saranno allentate diverse restrizioni. Quasi sicuramente una discriminante per le persone sarà l’età. Gli ultimi a poter uscire saranno gli over 70 e soprattutto quelli con patologie pregresse. Al vaglio anche una nuova app dove i cittadini potranno registrarsi, inserendo anche la propria situazione sanitaria e specificando se sono stati sottoposti o meno al test seriologico o al tampone. L’app consentirà di monitorare costantemente gli spostamenti delle persone. Un’altra fase importante sarà quella della ripartenza a scaglioni che, in qualche modo, è già anticipata da qualche regione. In Veneto, Zaia sta già ripartendo, allentando qualche misura: tolto il limite dei 200 metri per le passeggiate e concessione di jogging e picnic nelle aree all’aperto, ma solo con familiari conviventi e con mascherina obbligatoria. Il distanziamento sociale raddoppia però, arrivando a due metri e l’apertura delle librerie, cartolerie e vestiti per bambini è concessa solo per due giorni a settimana. Due giorni a settimana di apertura anche in Campania, il martedì ed il venerdì, ma solo per i negozi per bambini, no a librerie e cartolerie ed alle consegne a domicilio del cibo. In Toscana aumentata la distanza sociale, che arriva ad un 1 metro e 80 ed i negozianti dovranno installare barriere con i clienti. Arriva il sì anche di Bonaccini in Emilia Romagna, che apre tranne che nei comuni che sono ancora zona rossa e chiede al Governo la ripresa di altre attività prima del 3 maggio. In Abruzzo, Liguria e Friuli Venezia Giulia arriva il sì per la cura degli orti. Manutenzione degli stabilimenti balneari e delle spiagge in Liguria ed Abruzzo, mentre nel Lazio si rallenta l’apertura delle librerie che slitta al 20 aprile. Stretta in Lombardia, dove Fontana dice no alla riapertura di librerie e cartolerie, alberghi e bed & breakfast. Studi professionali solo in smart working, attività motoria entro i 200 metri da casa e mascherine e guanti obbligatori. Librerie, cartolerie e negozi di vestiti per bambini rimangono chiusi invece in Piemonte e Trentino Alto Adige.
Dal 4 maggio si parla invece della possibilità della libera circolazione delle persone ma con mascherine e distanza di sicurezza, entrate contingentate nei negozi e, dal 18 maggio dovrebbero riaprire anche bar e ristoranti. Il 31 maggio dovrebbero invece ripartire il campionato di calcio e gli sport collettivi, dall’8 giugno via libera agli sporti individuali nei centri sportivi. Ancora incertezze sulla riapertura delle sale scommesse, che potrebbe avvenire già nella prima parte della fase 2 quindi nella prima metà di maggio oppure seguire l’avvio del campionato di calcio quindi a fine mese. Per il bingo sono allo studio schemi di entrate e di permanenza nelle sale delle persone con garanzia di tutti gli standard di sicurezza sanitaria, “ristrutturazione” che potrebbe permettere alle sale di riaprire prima del previsto. Più difficile invece ipotizzare la ripartenza del settore delle slot. La riapertura dei bar non dovrebbe coincidere con la riaccensione degli apparecchi nelle attività. Per le sale dedicate bisognerà aspettare le verifiche dei tecnici del Governo. lp/AGIMEG