Fanuli (Lega): “Regione Lazio tuteli gioco pubblico legale, misure repressive favoriscono la criminalità”

Il dibattito sul gioco pubblico infiamma le elezioni regionali nel Lazio, in programma domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Dopo le dichiarazioni di Lorenza Lei in un’intervista ad Agimeg, oggi tocca alla candidata della Lega Eloisa Fanuli esporsi sul tema: “La crisi del settore dei giochi autorizzati causata dalle chiusure negli scorsi anni legate al Covid, anche nel Lazio, ha messo in difficoltà le imprese del settore favorendo il business della grande criminalità organizzata che gestisce le scommesse illegali”, la denuncia dell’esponente della Lega affidata all’agenzia Dire.

“La nuova consiliatura che si aprirà tra qualche giorno dovrà, perciò, farsi assolutamente carico dei problemi di questo settore e adottare quanto prima misure per consentire la sua regolare attività. Il settore dei giochi non solo assicura allo Stato consistenti entrate erariali, ma vede coinvolte numerose aziende che danno occupazione a migliaia di addetti, contribuiscono alla ricchezza nazionale e della nostra regione e partecipano attivamente al processo di innovazione tecnologico”, prosegue Fanuli.

Conclude la candidata della Lega: “Molte istituzioni, la Regione Lazio e una parte dell’opinione pubblica vivono il gioco come un autentico problema sociale, amplificandone emotivamente i numeri, le dimensioni e dunque portando a facili strumentalizzazioni. Da ciò deriva che il focus si sia spostato dall’interesse verso il giocatore affetto da gioco d’azzardo patologico, al fenomeno generico del gioco. Nel suo complesso la spinta normativa non si è concentrata sulla capacità di protezione, recupero e riabilitazione di questo genere di giocatore, bensì su una sistematica lotta al gioco, con conseguenze inefficaci o addirittura negative, spesso proprio per quei giocatori che si intendeva proteggere”. lb/AGIMEG