Fanelli (già Dir. Giochi ADM): “Abbassare il Preu e alzare il payout degli apparecchi da gioco potrebbe essere una misura virtuosa”

“Il primo aspetto che mi sentirei di segnalare è l’aspetto legislativo. Da una parte, il fatto che sia stato dedicato un articolo al gioco nella legge di Delega Fiscale dimostra che questo settore non è un tabù e quindi c’è una certa sensibilità da parte della politica sul tema. Dall’altra parte, c’è da constatare che le variazioni sono state davvero minime. La gara si poteva ottenere con una norma ad hoc con cui risolvere anche il dilemma territoriale. Questo contrasto che c’è tra alcune disposizioni di carattere Regionale e locale, che rendono molto difficoltoso aprire punti di gioco fisico, favorisce indirettamente il gioco online. Non si parla mai di fiscalità su questo settore, ma si deve fare notare che il 73% del gettito complessivo arriva da apparecchi, Lotto e Lotterie. Il gioco online, che ha una grandissima raccolta, dà poco all’erario. Quindi, è evidente la sproporzione fiscale tra i comparti. Bisogna tenere a mente il cosiddetto payout per avere una normativa equilibrata, poiché al momento la pressione fiscale è insostenibile e non è ipotizzabile un ulteriore aumento di tassazione”. È quanto ha dichiarato già direttore Giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Fanelli, durante il convegno “Il futuro del settore dei giochi. Tra innovazione di mercato e politiche fiscali” organizzato da I-Com in collaborazione con IGT.

“Dal punto di vista dell’erario, la tassazione è talmente elevata che è difficile pensare ad un suo incremento. Sicuramente, una razionalizzazione del gioco è necessaria ed è anche uno dei punti focali della Delega. Credo che aumentare la qualità dei giochi, attraverso l’innovazione tecnologica, può essere utile per mantenere il gioco ai livelli attuali. Dobbiamo capire che se il gioco si sposta sempre più verso l’online, avremo minori introiti erariali. Dunque è necessario che il gioco fisico si evolva e tenga il passo”, ha aggiunto.Evento IGT e I-Com

“Gli apparecchi rappresentano la metà del gettito complessivo. Il payout è basso, solo il 65%. Inoltre, il peso del Preu è elevatissimo. A livello sperimentale, si potrebbe tentare una riduzione del Preu con un aumento del payout. Questo tentativo venne fatto nel 2011 nel bingo, in cui è stata ridotta la tassazione a vantaggio esclusivo dei giocatori. La stessa venne fatta per il SuperEnalotto dove fu ridotta l’imposta e il gioco ebbe un importante incremento di giocatori. In più, nella gara per la concessione, lo Stato ebbe un’ottima offerta da parte degli operatori che compenso la riduzione dell’imposta. Da parte del legislatore ci vuole un po’ di coraggio e tenere conto di queste esperienze”, ha concluso. ac/AGIMEG