Facebook ha aggiornato la sua politica di marketing sul gioco e sui servizi di gioco. Per poter pubblicare annunci che promuovono il gioco d’azzardo online, gli inserzionisti ora devono richiedere un’autorizzazione scritta preventiva a Meta.
La richiesta deve includere la prova che il gioco d’azzardo e/o le attività di gioco in questione sono debitamente autorizzate dalle autorità di regolamentazione e lecite nelle aree geografiche o nei territori di destinazione. Inoltre, Meta ha spiegato che gli annunci di gioco d’azzardo non possono rivolgersi a persone di età inferiore ai 18 anni.
Meta ha fornito dettagli che spiegano quali forme di gioco richiedono un’autorizzazione scritta. Le nuove politiche riguardano tutte le forme di gioco online, come “scommesse, lotterie, lotterie, giochi da casinò, fantasy sport, bingo, poker, tornei di giochi di abilità e lotterie“, ha spiegato Meta. 
Altre forme di gioco che richiedono un’autorizzazione scritta per la pubblicità includono i giochi che richiedono un valore monetario per l’ingresso con premi con valore monetario, includendo non solo contanti ma anche valute digitali come Bitcoin. Rientrano nel regolamento anche i giochi che richiedono all’utente di pagare per giocare o pagare per ottenere un vantaggio nella vincita di un premio di valore monetario.
Infine, Meta ha spiegato che anche gli annunci di gioco “con pagine di destinazione che contengono promozioni per giochi online, anche se non c’è alcuna possibilità di giocare direttamente su quella pagina, come aggregatori o siti affiliati” sono interessati dal regolamento e richiedono un’autorizzazione scritta.
D’altra parte, i giochi free-to-play non sono soggetti a questo regolamento, così come gli annunci che promuovono il gioco nei punti vendita al dettaglio come i luoghi di gioco fisici. I tornei di poker offline possono anche essere promossi a condizione che “l’annuncio o la pagina di destinazione non promuova o faciliti il gioco online”. Anche le lotterie governative e statali non sono interessate dalla politica, considerando che l’inserzionista è direttamente responsabile della lotteria. cdn/AGIMEG
