Fabriano (AN): via libera al regolamento sul contrasto del gioco d’azzardo patologico. Distanziometro a 500 metri dai luoghi sensibili e slot spente dalle 16 alle 20 e dalle 22 alle 24

Nel Consiglio Comunale di Fabriano, provincia di Ancona, è stato trattato ed approvato con voto unanime il “Regolamento Comunale per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico”. “Questo è un regolamento che in realtà abbiamo redatto insieme agli Uffici. In questo modo noi prendiamo atto e accogliamo le indicazioni contenute nella legge regionale sul gioco che dà la possibilità ai Comuni di individuare ulteriori luoghi sensibili oltre a quelli che vengono indicati dalla normativa regionale e di disporre delle limitazioni temporali all’esercizio del gioco. Abbiamo redatto questo regolamento riprendendo le indicazioni della Regione per quanto riguarda le distanze minime in cui poter applicare gli apparecchi: 500 metri di distanza da scuole di ogni ordine e grado, con esclusione delle scuole dell’infanzia, da istituti di credito, sportelli bancomat, da uffici postali, esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi e d’oro. Abbiamo scelto come fasce orarie quelle dei giorni feriali dalle 16 alle 20 e dalle 22 alle 24, le fasce più sensibili. Abbiamo comunque una limitazione degli orari in cui prevedere questo stop temporaneo dell’utilizzo delle macchinette che è di sei ore al giorno. Abbiamo inserito tra i luoghi sensibili gli impianti sportivi pubblici o aperti al pubblico, centri di aggregazione giovanile, gli oratori, biblioteche. Tutto questo chiaramente viene applicato per le nuove installazioni mentre per chi ha già l’apparecchio applicato tutto quanto slitta al 30 novembre 2021”, ha spiegato il sindaco Gabriele Santarelli. La consigliera Pallucca ha detto: “Al di là del regolamento, trovo importante anche fare un’opera di prevenzione”. L’Assessore Lupini ha aggiunto: “Abbiamo una collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche che sta curando tutta la parte della sensibilizzazione nelle scuole e con operatori dedicati. Anche quest’anno il Dipartimento di Prevenzione farà dei laboratori e degli eventi nelle scuole, degli incontri con le famiglie che si sono affacciate per qualche motivo a queste problematiche. Il Dipartimento tra l’altro offre un supporto psicologico di tipo sistemico-familiare. Avevamo premiato in forma simbolica con una targa tutti gli esercenti che avevano rinunciato alle macchinette. Stiamo lavorando sull’ideare qualche tipo di agevolazione”. Il Consigliere Scattolini ha continuato: “Qui si dice che i locali in cui si gioca dovrebbero essere distanti almeno 500 metri da tutte le scuole, tranne ovviamente quelle dell’infanzia. Però poi negli orari in cui si dice che queste macchinette dovrebbero essere fermate non c’è nessun orario di mattina. Non è poi questa un’istigazione a non andare a scuola e ad andare a giocare dal momento che nel pomeriggio non è possibile? Dovrebbe essere applicato un periodo anche la mattina o no?”. “Noi abbiamo la possibilità di limitarlo a sei ore. Si presuppone che la mattina i ragazzi stiano a scuola, anche perché stiamo parlando di minori e quindi bisogna considerare anche un minimo di responsabilità genitoriale, altrimenti dovremmo vietarlo per tutta la giornata. Con questo strumento non risolviamo nulla probabilmente, però ci viene messo a disposizione e abbiamo cercato di applicarlo nel miglior modo possibile. Questo regolamento non sarà scevro da polemiche, abbiamo già ricevuto la richiesta da parte delle associazioni che rappresentano gli installatori di un incontro. Abbiamo applicato quello che la legge regionale ci consente nel modo più restrittivo possibile. Per come sono dislocate le scuole nella nostra città, per come sono dislocati sportelli bancomat, gli uffici postali e gli esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi e d’oro, 500 metri di raggio sono un’enormità”, ha replicato il primo cittadino. Il Consigliere Strapparenzo ha detto: “Si parla di 500 metri da luoghi sportivi. La fotografia che è stata fatta copre buona parte della città. Nel caso ci siano cambiamenti, ossia venga costituito un impianto sportivo e all’interno dei 500 metri ci sia una sala giochi, che succede?”. “Si applica”, ha risposto il sindaco. E’ stato presentato durante la discussione un emendamento al regolamento sul gioco dal consigliere Giombi: “come risultante dal dibattito avvenuto in Prima Commissione si chiede di inserire all’articolo 1 secondo capoverso la dicitura esplicativa dopo la parola previste e prima della parola entro, la seguente frase ‘dalla legge regionale e dalle disposizioni integrative di cui al presente regolamento'”. Tale emendamento è stato approvato con voto unanime da Consiglio, così come il regolamento sul gioco d’azzardo. cdn/AGIMEG