Fabio Caressa: “Giocare sui siti illegali merita una punizione. Ma mi chiedo: la battaglia che si fa ai siti legali non favorisce quelli illegali?”

I ragazzi “non fanno una bella figura. Abbiamo letto delle cose che danno fastidio, soprattutto di Fagioli. Però questi ragazzi hanno già pagato per queste cose che sono uscite, sono andati a fare dei percorsi di recupero. Hanno sbagliato, hanno pagato e hanno chiesto scusa. Già ritrovarsi sui giornali per queste cose non è giusto”. E’ quanto ha detto riguardo al recente caso che ha coinvolto atleti e scommesse il telecronista sportivo Fabio Caressa, su Sky Sport.

“Una cosa sono i giocatori squalificati perché hanno scommesso su delle partite: ovviamente non possono farlo. Questa cosa merita sicuramente una punizione. La seconda cosa che merita una punizione è andare a giocare sui siti illegali, però io mi chiedo: la battaglia che si fa ai siti legali non favorisce quelli illegali? Da quello che emerge, alcuni non scommettevano per niente, ma giocavano a poker: tu a poker giochi con gli altri”, ha aggiunto.Carte da poker

“Da quello che si è capito, questi si facevano una stanza online dove giocavano a poker tra di loro: i soldi passano di mano tra di loro. Poi uno rimane senza soldi e va a fare quelle brutte operazioni. Ma perché lo facevano sui siti illegali? Perché sul sito legale ti devi iscrivere con una carta d’identità e poi devi inserire dei limiti di spesa. Queste sono cose che non ho letto. Sul poker non si scommette. Sbagliavano, giocando cifre immorali, ma mi è sembrata questa volta un po’ una caccia alle streghe. E secondo me non si può giocare così con la vita delle persone”, ha concluso. cdn/AGIMEG