Monsignor Sanguineti ad Agimeg: “Importante l’educazione sui rischi da gioco e la non proliferazione delle sale che lo offrono”

dal nostro inviato a Pavia * Si stanno tenendo a Pavia gli “Stati Generali sull’Azzardo”, organizzato dalla Provincia di Pavia. Tra i relatori il Monsignor Sanguineti, vescovo di Pavia, che ai microfoni di Agimeg ha parlato della lotta al gioco da parte delle associazioni legate alla Chiesa.

D. Molto spesso la lotta all’azzardo patologico viene portata avanti da associazioni legate alla Chiesa. Ma si tratta di lotta all’azzardo patologico o si lotta a azzardo tout court?

R. Tutti e due. E’ prima di tutto lotta all’azzardo patologico, perché questo crea delle situazioni a livello familiare disastrose. Ma nel processo educativo è lotta all’azzardo tout court, quest’ultimo infatti, anche se in certi limiti, comunica una cultura del procacciarsi le risorse in modo rapido e facile.

D. L’azzardo patologico colpisce una percentuale che nelle peggiore delle ipotesi arriva al 4%. Il 96% delle persone quindi gioca senza problemi…

R. Per fortuna in molte persone prevale il buon senso. Un conto è comprare un Gratta e Vinci una volta tanto, un conto è che diventi un’abitudine sistematica. Una persona deve rendersi conto che il gioco non deve diventare una sorta di buco che assorbe la vita.

D. Lei ha fatti riferimento alla Casa del Giovane, ma questa si rivolge solamente alle nuove generazioni?

R. Non solamente. La Casa del Giovane è una realtà composita dove ci sono comunità per ragazzi, e comunità rivolte a persone più avanti con l’età. Per quanto riguarda la ludopatia ci sono dei gruppi di auto-aiuto che prevalentemente vengono frequentate da adulti, anche se non mancano i giovani. I ragazzi più che dalle macchinette sono attratti dal gioco online che forse è un fenomeno ancora meno controllabile

D. La sua proposta civica ai politici è di fare norme che vietano il gioco oppure di impegnarsi sulla prevenzione?

R. E’ importante lavorare a entrambi i livelli. C’è un livello più remoto che è quello educativo, quello che avviene nella famiglia, nella scuola, nell’oratorio… si agisce sulla formazione di una persona in modo che maturi determinate risorse e non cada in certe trappole. Ma a mio modo di vedere è importante agire anche sull’altro livello, con norme di maggior rigore: è importante impedire che si costruiscano troppe sale da gioco, o che le si posizionino nei presso delle scuole.

D. E’ solo un problema economico, non c’entra anche la libertà individuale?

R. E’ ovvio che c’è la libertà del soggetto, ma poi questa può essere favorita o meno. gpm/AGIMEG