dai nostri inviati – Un messaggio di allerta che compare sullo schermo della slot machine quando si supera un numero di partite considerato a rischio. È uno dei metodi sperimentati per aiutare il giocatore a evitare di cadere nella compulsività di cui ha parlato Mark Griffiths, della Nottingham Trent University, al convegno Gioco e media organizzato dall’Osservatorio internazionale sul gioco dell’Università di Salerno.
“Questo del pop-up message non si è rivelato molto efficace, dato che solo 75 sessioni di gioco su oltre 11mila sono state interrotte dopo il messaggio” ha spiegato Griffiths “ma abbiamo modificato il messaggio e siamo riusciti a raddoppiare questa percentuale, che comunque rimane non altissima. Si è testato un messaggio che non dà alcun giudizio sul comportamento del giocatore ma si limita a dargli un’informazione oggettiva: <Ti informiamo che hai già fatto 1000 giocate. Pochissime persone superano questo limite. Le probabilità di vincere non aumentano se aumentano le giocate>”.
Secondo Griffith, si può rendere più efficace questo messaggio di avvertimento se si riesce a personalizzarlo sul singolo giocatore. Un esperimento che lui stesso ha condotto fino allo scorso anno, si è basato sullo studio del comportamento del giocatore confrontato con la media degli altri.
“Il problema dei metodi di autoesclusione hanno un problema di fondo: i giocatori non hanno consapevolezza del proprio comportamento” ha aggiunto Griffiths “perché giocano più a lungo di quel che pensano e perdono molti più soldi di quanto percepiscano”. gpm/AGIMEG
