Eventi: problemi e soluzioni per il settore delle newslot e vlt, ma anche delle scommesse. Ecco tutte le proposte del Libro Bianco Acadi presentato oggi a Roma

“Il quadro delineato della legge di Stabilità per il 2016 segna, per il settore dei giochi, un nuovo momento di discontinuità con il passato, potendosi riassumere in indirizzi normativi che tendono a modificare ancora una volta la struttura organizzativa ed il modello economico di gestione del comparto degli apparecchi da intrattenimento e delle scommesse offerte sulla rete fisica”. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi, presentato oggi a Roma, che guarda con attenzione all’imminente intesa tra governo ed enti locali, che “condiziona fortemente il futuro delle scelte distributive in materia di giochi pubblici e i correlati risultati economici. Il ridispiegamento delle AWP con nuova tecnologia nel triennio 2017-2019 e (ancor prima, cronologicamente) la messa a bando e l’avvio della nuova rete scommesse (oltre che, per i prodotti non compresi in questa analisi, per la rete delle sale bingo, anch’essa pressoché integralmente da riattribuirsi con procedura di selezione pubblica) sono vincolate dalle scelte politiche conseguenti alle intese in sede di Conferenza unificata”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: riduzione graduale degli apparecchi nei corner, ricevitorie e bar. Stop ad installazione nei circoli privati, stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti ed edicole. Macchine solo in esercizi con spazi adeguati

 Un maggiore controllo all’ingresso di tutti gli esercizi che offrono gioco, e il lancio di slot più sicure, per superare le distanze dai luoghi sensibili imposte dai territori. E’ la proposta avanzata da Acadi – nel suo Libro Bianco – che si articola in diversi passaggi. Punto nodale il lancio delle slot di terza generazione, le cosiddette AWP3, che offriranno al giocatore “strumenti di definizione preventiva del tempo e della spesa di gioco oltre che di segnalazione del superamento di tali limiti”. In sostanza il giocatore sarà in grado di impostare prima di ogni partita la spesa massima che intende affrontare, e il tempo che intende trascorrere a giocate, e la macchina lo avviserà se supera i limiti. L’Associazione propone quindi una riduzione graduale del numero massimo di apparecchi installabili per corner e ricevitorie dagli attuali 8 a 5 e per i bar dagli attuali 8 a 4; stop all’installazione di apparecchi negli stabilimenti balneari, nei circoli privati, negli alberghi, nei ristoranti e nelle edicole (nella rete attuale, equivalenti a circa 20.000 apparecchi e 7.000 esercizi). E ancora, suggerisce divieto di istallare slot in bar e tabacchi che abbiano una dimensione inferiore ai 20mq, che “non consentono di distinguere tra l’attività principale e le attività di gioco”. Acadi “intende garantire la presenza di un numero di punti vendita di offerta del gioco legale sul territorio adeguato ad assicurare il numero di installazioni degli apparecchi previste nella misura di 265.000 al 1° gennaio 2020. La misura è concretizzabile nell’ambito delle intese da raggiungere in sede di Conferenza Unificata tra Stato ed autonomie locali ed ha lo scopo di mantenere un’adeguata distribuzione del gioco pubblico nei punti non specializzati, per evitarne la sottrazione da parte del gioco illegale e quindi assicurare la sicurezza e la fede pubblica, contribuendo nel contempo alla graduale riduzione dell’offerta tramite AWP”. Per l’associazione, l’evoluzione e il nuovo assetto della rete distributiva del gioco pubblico rappresenta “il tema più rilevante tra gli indirizzi indicati dalla legge di Stabilità per il 2016”. Non solo, la “primaria” rilevanza dell’obiettivo di prevenzione del gioco minorile induce Acadi a considerare “il mantenimento dello strumento delle distanze (ipotizzabile in 300 mt) con riferimento esclusivamente ad istituti scolastici medi e superiori per i punti di vendita che non assicurino (per dimensioni del locale o per assenza di accesso controllato al gioco con AWP) una concreta azione di prevenzione del gioco per i minori”. Ma chiede anche che le distanze minime non si applichino a quegli esercizi – “di qualsiasi categoria merceologica” – che istallino le slot di terza generazione. dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: “Serve nuova configurazione rete fisica. Destinare parte proventi a enti locali per contrasto ludopatia”

Il settore del gioco va riformato, ma “ogni ulteriore evoluzione regolatoria deve essere improntata tenendo conto della centralità del ruolo dei concessionari”. Va riconfigurato l’assetto della rete distributiva di offerta del gioco, con “attenzione sia alle caratteristiche dei punti vendita di gioco pubblico, sia ai criteri per la distribuzione e la concentrazione territoriale dei punti vendita”. Lo rileva Acadi nel suo Libro Bianco, dove propone “alcune modalità di intervento per il contrasto al gioco illegale e irregolare e per la destinazione di parte dei proventi derivanti dal gioco alle autonomie locali per meglio assicurare, tra l’altro, le attività di prevenzione dei rischi da gioco e per la cura delle patologie”. Tra le tesi avanzate dall’associazione, si legge che “l’esistenza di una domanda di gioco legale matura e consolidata e dei rischi sociali connessi impone, obbligatoriamente, la ricerca di soluzioni adeguate per la nuova configurazione della rete distributiva fisica dell’offerta di gioco pubblico in grado di evitare lo spostamento della domanda esistente verso forme di gioco illegale; solo tali iniziative, in attuazione delle disposizioni previste dalla legge di Stabilità per il 2016, garantiranno nel medio periodo l’allineamento delle caratteristiche della domanda di gioco con modalità di offerta di giochi pubblici funzionale al perseguimento degli interessi, pubblici e privati, ed in primo luogo della prevenzione del rischio di accesso dei minori di età al gioco, della tutela della salute, della sicurezza pubblica e della fede pubblica dei giocatori”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: “Negli ultimi 15 anni il mercato si è arricchito con nuovi prodotti grazie a incisivi interventi di riforma”

Il sistema dei giochi pubblici si è andato trasformando ed arricchendo soprattutto nel corso degli ultimi 15 anni mediante “incisivi interventi di riforma che ne hanno modificato in direzione sempre più moderna i prodotti, le reti distributive e le tecnologie di supporto”. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma, che presenta una mappatura delle evoluzioni che hanno caratterizzato i prodotti da gioco negli ultimi 15 anni.

 

Innovazioni di prodotto Innovazione rete distributiva
2000 §  Ampliamento rete distributiva scommesse sportive ed ippiche (Bando 2000)

§  Scommesse sportive online

2001 §  Bingo
2004 §  AWP
2005 §  Scommesse BIG

§  Ippica a totalizzatore

§  Scommesse ippiche online

 

2006 §  Introduzione giochi accessori del Lotto e del Superenalotto §  Lotterie istantanee online

§  Ampliamento rete distributiva scommesse sportive ed ippiche (Bando Bersani)

2008 §  Poker a torneo online

§  Scommesse live

§  Scommesse a totalizzatore sportive online

§  Ippica N&I online

 

2009 §  Skill games online §  Giochi numerici a totalizzatore nazionale online

§  Bingo online

§  Ampliamento rete distributiva scommesse ippiche (Bando Giorgetti)

2010 §  VLT

§  Rinnovo formule del Lotto

2011 §  Poker cash online

§  Casino games online

§  Ampliamento rete gioco online (Legge Comunitaria)
2012 §  Slot online §  Ampliamento rete distributiva scommesse sportive ed ippiche (Bando Monti)
2013 §  Virtual betting §  Giochi numerici a quota fissa online
2014 §  Betting exchange

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: 150mila imprese e oltre 200mila dipendenti nella filiera. Ecco i punti di raccolta divisi per concorso

La filiera del gioco conta complessivamente circa 150mila imprese, con un numero di addetti che ha superato le 200mila unità (di cui 20.000 direttamente impiegati nel settore del gioco e 180.000 nell’indotto). E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma. I prodotti del sistema italiano dei giochi pubblici sono offerti tramite due distinti canali di distribuzione: la rete fisica di vendita, costituita da quasi 100.000 punti distribuiti sul territorio e il canale online (ad oggi i siti che offrono gioco legati ad operatori legalmente operanti sul mercato sono circa 350). Nell’ambito della rete fisica il legislatore ha operato un’ulteriore suddivisione distinguendo tra due diverse tipologie di negozi: i negozi specializzati e quelli non specializzati: ad oggi i punti di gioco specializzati sono circa 8.500, i punti vendita non specializzati circa 85mila.

DISTRIBUZIONE DELLA RETE DI VENDITA PER TIPOLOGIA DI GIOCO

Gioco Rete fisica

(Numero punti)

Rete online

(si/no)

Giochi numerici a quota fissa 34.029 SI
Giochi numerici a totalizzatore 35.073 SI
Lotterie 64.458 SI
Giochi a base sportiva 9.915 SI
Giochi a base ippica 6.911 SI
Giochi su eventi simulati Rete giochi a base sportiva ed ippici SI
Betting exchange NO SI
Bingo 208 SI
Giochi con apparecchi da intrattenimento 83.307 (punti AWP)

4.863 (punti VLT)

NO
Giochi di abilità NO SI
Casino games NO SI

 

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: nel 2015 raccolta di 87,71 mld, pagate vincite per 70,98 mld. Spesa stabile negli ultimi 5 anni, 17 mld l’anno

Il sistema italiano dei giochi pubblici con vincita in denaro nel 2015 ha registrato una raccolta di 87,71 miliardi di euro, pagando vincite ai giocatori per 70,98 miliardi e garantendo entrate erariali per 8,86 miliardi. La restante quota, circa 7,87 miliardi di euro, ha garantito la remunerazione di tutte le imprese attive nell’offerta di gioco. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma. Nel dettaglio, la raccolta è passata dai 61,4 miliardi di euro del 2010 agli 87,7 miliardi di euro del 2015, con un tasso annuo di crescita di 7,4 punti percentuali. La raccolta media annuale nel periodo si è attestata sugli 81 miliardi di euro.

RACCOLTA 2010/2015 ARTICOLATA PER COMPARTO DI GIOCO

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Giochi numerici a quota fissa 5.232 6.810 6.221 6.333 6.629 7.077
Giochi numerici a totalizzatore 3.524 2.396 1.779 1.376 1.188 1.055
Lotterie 9.368 10.151 9.764 9.612 9.442 9.063
Giochi a base sportiva 4.496 3.925 3.995 3.822 4.250 5.592
Giochi a base ippica 1.672 1.325 1.011 813 682 636
Virtual betting 17 1.148 1.067
Bingo 1.954 1.934 1.763 1.664 1.624 1.598
Giochi ADI 31.983 44.922 49.699 47.694 46.975 48.391
Poker e skill games 3.146 6.861 9.147 6.284 4.893 3.935
Casino games 1.557 4.825 6.996 7.425 9.294
Raccolta di gioco 61.375 79.880 88.205 84.611 84.256 87.708

La spesa effettiva del gioco tra il 2010 e il 2015 risulta stabile e, in termini assoluti, nel periodo è stata di 17,0 miliardi di euro medi annui. La spesa unitaria sostenuta dai giocatori per intrattenersi con i prodotti legali, tra il 2010 e il 2015, è, comunque, progressivamente diminuita, in continuità con i trend registrati negli anni precedenti: nel 2010 a fronte di una raccolta di gioco pari a 1 il costo per il giocatore era di 0,28 mentre nel 2015 è stato solo di 0,19.

RACCOLTA, VINCITE E SPESA DEI GIOCATORI 2010/2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 44.126 61.767 71.139 68.212 67.836 70.980
Spesa 17.249 18.114 17.065 16.399 16.420 16.728
Raccolta 61.375 79.880 88.205 84.611 84.256 87.708
 (%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 71,9% 77,3% 80,7% 80,6% 80,5% 80,9%
Spesa 28,1% 22,7% 19,3% 19,4% 19,5% 19,1%

 

DISTRIBUZIONE DELLA SPESA TRA I GIOCHI LEGALI (ANNO 2015)

 Tra il 2010 e il 2015 il 51,6% delle risorse generate dall’offerta di prodotti di gioco (la spesa effettiva) è stata destinata all’Erario. La restante parte (48,4%) ai soggetti che, tramite la loro attività imprenditoriale, gestiscono l’attività di gioco impiegando 200 mila addetti.

RIPARTIZIONE DELLA SPESA TRA ERARIO ED OPERATORI DI GIOCO 2010/2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 9.298 9.227 8.551 8.474 8.216 8.858
Operatori di gioco 7.951 8.888 8.514 7.924 8.204 7.870
Spesa dei giocatori 17.249 18.114 17.065 16.399 16.420 16.728
(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 53,9% 50,9% 50,1% 51,7% 50,0% 53,0%
Operatori di gioco 46,1% 49,1% 49,9% 48,3% 50,0% 47,0%

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: in 5 anni l’erario ha incassato 52,6 mld dal settore

Nel periodo 2010-2015 l’erario ha maturato ed incassato introiti per 52,6 miliardi di euro, con valori medi annui che hanno sfiorato gli 8,8 miliardi di euro. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma, dove si spiega che di questi circa 0,5 miliardi di euro sono stati percepiti dall’Agenzie delle dogane e dei monopoli a titolo di canoni di concessione e, in via residuale, da altri soggetti pubblici (ad esempio il Mipaaf nel comparto dell’ippica). Nel 2015 l’erario ha contabilizzato, inoltre, introiti addizionali, pari a 500 milioni di euro, per effetto dell’applicazione delle disposizioni della legge di Stabilità 2015 che hanno stabilito la riduzione dei compensi destinati alla filiera del solo comparto degli apparecchi da intrattenimento.

ENTRATE ERARIALI 2010/2015 PER COMPARTO DI GIOCO

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Giochi numerici a quota fissa 1.249 1.737 1.134 1.210 1.114 1.179
Giochi numerici a totalizzatore 1.582 1.085 818 644 551 489
Lotterie 1.732 1.534 1.601 1.486 1.462 1.353
Giochi a base sportiva 234 201 188 177 195 232
Giochi a base ippica 318 250 193 154 123 113
Virtual betting 1 39 38
Bingo 235 232 212 200 195 192
Giochi ADI 3.850 4.072 4.286 4.494 4.434 5.149
Poker e skill games 99 104 87 57 47 42
Casino games 11 32 52 56 72
Erario 9.298 9.227 8.551 8.474 8.216 8.858

I compensi lordi percepiti dagli operatori che ai diversi livelli di filiera permettono l’offerta legale (circa 150.000 imprese tra concessionari, gestori dei punti di gioco, produttori ed ulteriori terzi attivi nella distribuzione dei prodotti) si sono attestati, tra il 2010 e il 2015, su un valore medio annuo di 8,2 miliardi di euro, facendo registrare un tasso medio annuo di variazione pressoché nullo (-0,2%). Evidente, tuttavia, risulta la contrazione registrata tra il 2014 e il 2015 (-4,1%), legata, come evidenziato, alla riduzione dei compensi spettanti agli operatori del settore degli apparecchi da intrattenimento in applicazione delle disposizioni della legge di Stabilità per il 2015.

REMUNERASIONE FILIERA 2010/2015 PER COMPARTO DI GIOCO

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Giochi numerici a quota fissa 753 981 891 907 950 1.014
Giochi numerici a totalizzatore 408 277 206 159 138 122
Lotterie 1.124 1.208 1.162 1.144 1.124 1.079
Giochi a base sportiva 662 718 513 604 619 551
Giochi a base ippica 189 150 114 88 76 71
Virtual betting 2 147 143
Bingo 352 348 317 300 292 288
Giochi ADI 4.185 4.886 4.923 4.341 4.519 4.234
Poker e skill games 277 280 274 183 140 113
Casino games 38 114 195 201 256
TOTALE 7.951 8.888 8.514 7.924 8.204 7.870

REMUNERAZIONE FILIERA % SU RACCOLTA 2010/2015 PER COMPARTO DI GIOCO

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Giochi numerici a quota fissa 14,4% 14,4% 14,3% 14,3% 14,3% 14,3%
Giochi numerici a totalizzatore 11,6% 11,6% 11,6% 11,6% 11,6% 11,6%
Lotterie 12,0% 11,9% 11,9% 11,9% 11,9% 11,9%
Giochi a base sportiva 14,7% 18,3% 12,8% 15,8% 14,6% 9,9%
Giochi a base ippica 11,3% 11,3% 11,3% 10,8% 11,1% 11,1%
Virtual betting 12,7% 12,8% 13,4%
Bingo 18,0% 18,0% 18,0% 18,0% 18,0% 18,0%
Giochi ADI 13,1% 10,9% 9,9% 9,1% 9,6% 8,7%
Poker e skill games 8,8% 4,1% 3,0% 2,9% 2,9% 2,9%
Casino games 2,4% 2,4% 2,8% 2,7% 2,8%

Secondo Acadi, dai dati si evidenzia che “le condizioni economiche degli operatori di filiera di alcuni comparti risultano particolarmente peggiorate. Ne sono testimonianza la chiusura di diversi punti scommesse, la costante riduzione dei negozi specializzati in scommesse ippiche, le continue tensioni commerciali nel comparto degli apparecchi da intrattenimento in materia di ripartizione dei compensi all’interno della filiera”. dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: mercato illegale genera 25 mld l’anno, “vanno contrastate infiltrazioni criminalità organizzata”

Il gioco illegale nel contesto sociale ed economico italiano ha ancora un valore economico stimabile in più di 25 miliardi di euro. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma.

Il gioco illegale è individuabile e riducibile nelle sue dimensioni a condizione che siano stabilmente perseguite politiche: “di maggiore contrasto alla presenza di organizzazioni criminali (anche in forma di prestanome all’interno dei soggetti autorizzati); di consolidamento e tutela dell’offerta legale di gioco nei diversi contesti territoriali (con un offerta qualitativamente e quantitativamente adeguata alla domanda espressa nel nel territorio, che spinge fisiologicamente gli esercenti, anche di piccole dimensioni, ad offrirlo); di natura fiscale in grado di assicurare condizioni impositive tollerabili (la cui mancanza costituisce il principale incentivo all’affrontare il rischio di sanzioni per gli esercenti che intendono offrire prodotti illegali di gioco in denaro)”.

STIMA DEI PRINCIPALI PRODOTTI DI GIOCO OGGETTO DI COMMERCIALIZZAZIONE ILLEGALE, DISTINTI PER CANALE RETAIL ED ONLINE

(mld di euro) 2013 2014 2015
Retail 21.500 22.900 23.100
Online 1.500 1.500 1.800
Totale Gaming, Scommesse, Lotterie 23.000 24.400 24.900

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: 85mila punti vendita con awp e vlt, 4.863 sale dedicate

Oggi, al netto delle sovrapposizioni tra la rete AWP e rete VLT, i punti vendita ove sono presenti apparecchi da gioco sono circa 85.000. Di questi sono quasi 4.863 i punti di gioco specializzati ove sono presenti VLT. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma.

NUMERO APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO 2010-2015

  2010 2011 2012 2013 2014 2015
NOE AWP (al 31/12) 387.300 397.700 417.100 410.700 363.200 418.200
NOE AWP (medi) 385.000 392.500 407.400 413.900 386.950 390.700
CIV VLT (al 31/12) 10.000 34.900 47.000 51.100 51.000 53.300
CIV VLT (medi) 1.500 22.450 40.950 49.050 51.050 52.150

BENCHMARK DISTRIBUZIONE APPARECCHI 2015 PER TIPOLOGIA DI SALE

2015 ITALIA UK SPAGNA GERMANIA
Popolazione (mln) 60,7 64,5 47,2 82,6
Numero slot attive sul territorio 390.700 220.000 280.000 240.000
Popolazione / Numero slot 155 293 169 344
Slot in punti specializzati 27% 70% 20% 74%
Slot in punti non specializzati 73% 30% 80% 26%

Le filiere AWP e VLT presentano “significative” differenze ma “per entrambi i prodotti, il collegamento telematico tra i punti di offerta del gioco (rete distributiva) ed i sistemi centrali di controllo dello Stato è realizzato dai concessionari, a fronte di un compenso il cui valore è definito nella convenzione di concessione in combinazione con le disposizioni fiscali sul prodotto. In entrambe le filiere di gioco AWP e VLT, ai diversi soggetti parte delle stesse spetta un compenso per l’attività svolta”.

 RIPARTIZIONE % DELLA RACCOLTA ADI (2015)

(%) VINCITE ERARIO CANONI + DEPOSITO CAUZ.[1] FILIERA
AWP 74,4% 13,0% 0,8% 11,8%
VLT 88,7% 5,0% 0,8% 5,5%

Di tale compenso al concessionario è residuata una quota netta pari allo 0,2% della raccolta di gioco sul prodotto AWP e al 2,2% sul prodotto VLT.

RIPARTIZIONE % 2015 DEI COMPENSI DI FILIERA ADI

 

(%) CONCESSIONARIO GESTORE ESERCENTE TOTALE
AWP 0,2% 4,6% 7,0% 11,8%
VLT 2,2%   3,3% 5,5%

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: awp e vlt rappresentano il segmento con maggior distribuzione sul territorio, comparto cresce grazie a raccolta vlt

 Il settore legale degli apparecchi da intrattenimento ha registrato, sin dalla sua nascita, dinamiche di crescita. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma, dove si evidenzia che dal 2005, primo esercizio di piena funzionalità del mercato legale, il maggior contributo alla raccolta dei giochi pubblici proviene proprio dal segmento degli apparecchi da intrattenimento che è anche il segmento con maggiore capillarità della rete distributiva. Tra il 2010 e il 2015 il comparto è caratterizzato da un tasso di crescita medio annuo di circa 8,7 punti percentuali. Tale incremento è legato esclusivamente all’avvio della raccolta attraverso VLT.

RACCOLTA APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO 2010-2015 

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
AWP 30.777 29.757 27.392 25.428 25.396 25.963
VLT 909 14.865 22.005 21.963 21.348 22.198
Raccolta ADI 31.686 44.622 49.397 47.391 46.744 48.161
Peso ADI su Tot. Mercato 51,6% 55,9% 56,0% 56,0% 55,5% 54,9%

Per tutti gli operatori di filiera, l’incertezza delle regole sulla distribuzione del gioco (comprese quelle definite dagli Enti locali con modalità e criteri diversi nei singoli territori) impedisce qualsiasi futura pianificazione economica (sia per le AWP che per le VLT) e deprime il valore delle aziende, rendendo con ciò labile l’avviamento commerciale che è stato generato da investimenti significativi di risorse umane e finanziarie. dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: la spesa dei giocatori per gli apparecchi da intrattenimento è calata, dal 2010, di quasi il 5%

La spesa media annua nel periodo 2010-2015 è passata dai 7,7 miliardi di euro del 2010 ai 9,2 miliardi del 2015, con un valore medio annuo attestato sugli 8,6 miliardi di euro. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi, presentato oggi a Roma.

Tavola 17 – PAYOUT E SPESA DEI GIOCATORI: COMPARTO ADI 2010-2015

(mln di euro) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 23.948 35.964 40.490 38.859 38.022 39.009
Spesa giocatori 7.738 8.658 8.907 8.532 8.722 9.152
Raccolta 31.686 44.622 49.397 47.391 46.744 48.161
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 75,6% 80,6% 82,0% 82,0% 81,3% 81,0%
Spesa giocatori 24,4% 19,4% 18,0% 18,0% 18,7% 19,0%

La spesa unitaria dei giocatori nel comparto ADI (ovvero il peso percentuale della spesa sulla raccolta di gioco) tra il 2010 e il 2015 ha subito una riduzione del 4,9%: nel 2010 a fronte di una raccolta di gioco pari a 1 il costo per il giocatore era di 0,24 mentre nel 2015 è stato solo di 0,19. In valore assoluto, tuttavia, la spesa è crescita di 3,4 punti percentuali su base annua, per effetto dell’introduzione del nuovo prodotto VLT.

RIPARTIZIONE DELLA SPESA DEI GIOCATORI: COMPARTO ADI 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 3.826 4.047 4.261 4.469 4.432 5.130
Filiera ADI 3.913 4.611 4.646 4.064 4.290 4.023
Spesa giocatori 7.738 8.658 8.907 8.532 8.722 9.152
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 49,4% 46,7% 47,8% 52,4% 50,8% 56,0%
Filiera ADI 50,6% 53,3% 52,2% 47,6% 49,2% 44,0%

La quota di pertinenza pubblica tra il 2010 e il 2015 è passata dai 3,8 miliardi di euro del 2010 agli oltre 5,1 miliardi di euro del 2015. Complessivamente tra il 2010 e il 2015 le entrate erariali cumulate hanno raggiunto i 26,2 miliardi di euro con valori medi annui di circa 4,4 miliardi.

RISORSE ERARIALI 2010/2015 PER COMPARTO DI GIOCO

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
AWP 3.805 3.705 3.314 3.305 3.301 3.891
VLT 21 342 946 1.164 1.131 1.238
Risorse erariali ADI 3.826 4.047 4.261 4.469 4.432 5.130
Risorse erariali totale mercato 9.297 9.226 8.550 8.474 8.216 8.857
Peso ADI su mercato 41,1% 43,9% 49,8% 52,7% 53,9% 57,9%

La pressione fiscale è quindi cresciuta in misura significativa nel tempo. Dal 2010 ad oggi le aliquote PREU su AWP e VLT sono state più volte incrementate, riducendo chiaramente la marginalità complessiva delle imprese operanti nel settore.

ALIQUOTE PREU 2010/2015

Aliquote PREU 2010 2011 2012 2013 2014 2015
AWP 12,1% 12,2% 11,8% 12,7% 12,7% 13,0%
VLT 2,0% 2,0% 4,0% 5,0% 5,0% 5,0%

Complessivamente le aliquote PREU risultano cresciute rispetto al 2010 del 7,4% per il prodotto AWP e addirittura del 150% per il prodotto VLT. Nel Libro Bianco si analizzano anche i ricavi di filiera, che dal 2010 e il 2015 sono sostanzialmente stabili (crescita media annua dello 0,6%) a fronte, tuttavia, dell’incremento in valore assoluto della spesa dei giocatori. Tale incremento è destinato quindi per la quasi totalità alla progressiva crescita delle somme di competenza erariale.

REMUNERAZIONE FILIERA 2010/2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
AWP 3.828 3.526 3.346 2.891 3.051 2.751
VLT 84 1.084 1.300 1.176 1.257 1.271
Giochi ADI 3.913 4.611 4.646 4.064 4.290 4.023

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: nel 2015 le newslot rappresentano  la porzione più importante del mercato, incidono di oltre il 29,6% sulla raccolta totale

Le New Slot rappresentano, a fine 2015, la porzione più importante del mercato italiano dei giochi pubblici, incidendo per oltre il 29,6% sulla raccolta totale dei giochi pubblici e costituendo il 53,9% della raccolta con apparecchi da intrattenimento.

RACCOLTA, VINCITE E SPESA COMPARTO AWP (2010-2015)

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 23.144 22.526 20.732 19.232 19.043 19.321
Spesa 7.633 7.231 6.660 6.196 6.353 6.642
Raccolta 30.777 29.757 27.392 25.428 25.396 25.963
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 75,2% 75,7% 75,7% 75,6% 75,0% 74,4%
Spesa 24,8% 24,3% 24,3% 24,4% 25,0% 25,6%

La spesa media annua dei giocatori per il prodotto AWP tra il 2010 e il 2015 si è attestata su 6,8 miliardi di euro (con riduzione complessiva su base annua del 2,7% in funzione dei minori livelli di raccolta registrata).

ARTICOLAZIONE DELLA SPESA DEI GIOCATORI COMPARTO AWP (2010-2015)

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 3.805 3.705 3.314 3.305 3.301 3.891
Filiera AWP 3.828 3.526 3.346 2.891 3.051 2.751
Spesa giocatori 7.633 7.231 6.660 6.196 6.353 6.642
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 49,8% 51,2% 49,8% 53,3% 52,0% 58,6%
Filiera AWP 50,2% 48,8% 50,2% 46,7% 48,0% 41,4%

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: dal 2011 raccolta media vlt di circa 20,5 mld. Ai giocatori torna quasi il 90% sotto forma di vincite

Introdotte in Italia per la prima volta dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266, le VLT sono state effettivamente immesse nel mercato grazie al c.d. Decreto Abruzzo. Dal 2011 (non considerando il 2010, anno di introduzione) la raccolta media annua si è attestata nell’intorno dei 20,5 miliardi di euro con una spesa media per i giocatori di quasi 2,2 miliardi e un payout medio pari all’89,3% della raccolta di gioco. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi, presentato oggi a Roma.

RACCOLTA, PAYOUT E SPESA: VLT ANNI 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 805 13.439 19.759 19.623 18.960 19.688
Spesa giocatori 105 1.426 2.246 2.340 2.388 2.510
Raccolta 909 14.865 22.005 21.963 21.348 22.198
% 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Vincite 88,5% 90,4% 89,8% 89,3% 88,8% 88,7%
Spesa giocatori 11,5% 9,6% 10,2% 10,7% 11,2% 11,3%

ARTICOLAZIONE DELLA SPESA DEI GIOCATORI PER LE VLT: ANNI 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 21 342 946 1.157 1.129 1.239
Filiera VLT 84 1.084 1.300 1.183 1.259 1.271
Spesa giocatori 105 1.426 2.246 2.340 2.388 2.510
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 20,0% 24,0% 42,1% 49,5% 47,3% 49,4%
Filiera VLT 80,0% 76,0% 57,9% 50,5% 52,7% 50,6%

Il peso della tassazione sulla spesa di gioco è aumentato dal 20% del 2010 all’attuale 49,4% a svantaggio degli operatori di filiera, che hanno visto ridurre la quota di loro competenza, in altri termini la remunerazione delle attività svolte, dall’80% al 50,6% della spesa per il gioco (decremento di circa il 36,7%). dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: il modello di governance del settore scommesse ha prodotto condizioni di acceso al mercato disomogenee, senza risolvere il problema dei punti illegali

Il modello di governance definito per il settore delle scommesse ha prodotto, negli anni, una crescita degli operatori di comparto a cui, tra l’altro, sono state garantite condizioni di accesso al mercato estremamente disomogenee (e, quindi, un valore diverso degli investimenti iniziali sopportati). E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi, dove si spiega che “tale scelta è stata motivata dalla necessità di contrastare il gioco illegale e di gestire efficacemente una giurisprudenza sfavorevole sorta a causa di una regolazione in materia di offerta spesso carente ovvero non in linea con i dettati della normativa a livello europeo.  In realtà tali scelte hanno condotto, da un lato, ad un sostanziale impoverimento degli operatori legali, dall’altra, non hanno risolto i problemi di gioco irregolare (i CTD che non hanno aderito al processo di sanatoria sono almeno 3.500)”.

 RIPARTIZIONE % DELLA RACCOLTA SCOMMESSE 2015

(%) VINCITE STATO AAMS E ALTRI ENTI FILIERA TOTALE
Scommesse a quota fissa 86,2% 3,3% 0,5% 10,0% 100,0%
Concorsi pronostici + big 50,0% 33,8% 4,7% 11,5% 100,0%
Scommesse ippiche agenzia 74,6% 4,1% 11,7% 9,6% 100,0%
Ippica nazionale e internaz. + V7 61,6% 6,0% 18,9% 13,5% 100,0%
Scommesse su eventi simulati 83,8% 3,2% 0,2% 12,8% 100,0%

I prodotti di gioco a più elevato payout sono le scommesse a quota fissa e le scommesse su eventi simulati. Gli altri giochi presentano, invece, livelli di complessivi di vincite contenuti e sotto la media dell’intero mercato su rete terrestre (nel 2015 il payout è stato superiore all’80% della raccolta). Il numero complessivo di diritti che autorizzano i loro possessori all’accettazione di scommesse risulta pari, al termine del 2015, a 16.186 (non si tiene conto in tale valorizzazione delle sovrapposizioni tra diritti ovvero della presenza di più diritti all’interno del medesimo esercizio commerciale).

RETE DI VENDITA DELLE SCOMMESSE AL 2015

DIRITTI SPORTIVI DIRITTI IPPICI TOTALE
Negozi di gioco 3.200 1.930 5.130
Corner 4.200 4.200 8.400
Ippodromi 41 41
CTD “sanati” 2.515
TOTALE RETE 7.400 6.171 16.186

BENCHMARK DISTRIBUZIONE ESERCIZI SCOMMESSE (2015)

Al 31/12/2015 ITALIA UK SPAGNA GERMANIA
Totale punti rete scommesse 14.887 8.800 8.800 25.000
Punti vendita specializzati 43,2% 100% 17% 0%
Punti vendita non specializzati 57,8% 0% 83% 100%

dar/AGIMEG

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: in calo la spesa sulla rete “fisica”

Il settore del betting retail nel 2015 ha registrato volumi di raccolta di poco superiori a 4,3 miliardi di euro. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi,

RACCOLTA DELLE SCOMMESSE CANALE FISICO 2010-2015 

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 3.140 2.798 2.759 2.547 2.657 2.724
Scommesse ippiche 1.573 1.256 941 753 626 573
Scommesse su eventi simulati 16 1.080 1.003
Raccolta Scommesse 4.713 4.053 3.700 3.315 4.362 4.300
Peso raccolta su Tot. Mercato 7,7% 5,1% 4,2% 3,9% 5,2% 4,9%

Dal 2010 al 2015 i comparti di gioco nel loro complesso hanno registrato una riduzione della raccolta media annua del 1,8%. Per Acadi tale situazione è collegabile: “alla perdita di attrattività dei giochi ippici e allo spostamento di parte della domanda di gioco nuovamente sui canali illegali a causa della permanenza sul mercato di punti di accettazione irregolari (tra l’altro con un portafoglio prodotti anche più attrattivo ed ampio).

Tra il 2010 e il 2015 la spesa dei giocatori sul canale fisico è in progressivo calo nonostante la maggiore capillarità della rete di vendita sul territorio e la presenza di un prodotto in più (ossia delle scommesse virtuali). Essa passa dai quasi 1,2 a 0,8 miliardi di euro con una decrescita media annua di 5,9 punti percentuali.

 PAYOUT E SPESA GIOCATORI SCOMMESSE CANALE FISICO 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Payout 3.551 2.963 2.877 2.496 3.402 3.444
Spesa 1.161 1.090 822 819 960 856
Raccolta 4.713 4.053 3.700 3.315 4.362 4.300
% 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Payout 75,4% 73,1% 77,8% 75,3% 78,0% 80,1%
Spesa 24,6% 26,9% 22,2% 24,7% 22,0% 19,9%

SPESA DEI GIOCATORI DI SCOMMESSE 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 682 709 533 589 600 516
Scommesse ippiche 479 381 290 228 185 169
Scommesse su eventi simulati 2 175 171
Totale spesa 1.161 1.090 822 819 960 856
% 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 58,7% 65,0% 64,8% 71,9% 62,5% 60,3%
Scommesse ippiche 41,3% 35,0% 35,2% 27,8% 19,3% 19,7%
Scommesse su eventi simulati       0,3% 18,3% 20,0%

RIPARTIZIONE DELLA SPESA DEI GIOCATORI DI SCOMMESSE 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 480 394 322 288 306 298
Filiera scommesse 681 696 500 531 655 558
Spesa giocatori 1.161 1.090 822 819 960 856
(%) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Erario 41% 36% 39% 35% 32% 35%
Filiera scommesse 59% 64% 61% 65% 68% 65%

Le entrate erariali derivanti dal retail betting per il 2015 risultano pari a 298 milioni di euro, di cui 200 milioni a titolo di imposta e la restante parte a titolo di canoni di concessione e quota MIPAAF.

RISORSE ERARIALI  2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 179 156 139 142 154 159
Scommesse ippiche 301 238 182 145 114 104
Scommesse su eventi simulati 1 37 36
Totale erario scommesse 480 394 322 288 306 298
Peso su risorse erariali di mercato 5,2% 4,3% 3,8% 3,4% 3,7% 3,4%

IMPOSTE SUL GIOCO 2010-2015 (ESCLUSI CANONI ADM E QUOTA MIPAFF)

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 164 143 128 131 134 138
Scommesse ippiche 75 60 45 37 30 28
Scommesse su eventi simulati 0 35 34
Imposte 239 203 173 168 199 200
Peso su risorse erariali comparto 49,8% 51,5% 53,8% 58,4% 65,0% 66,9%

Tra il 2010 e il 2015 gli introiti della filiera decrescono registrando un tasso di variazione medio annuo negativo (-3,9%). La riduzione abbraccia tutti i prodotti di gioco anche se nel settore ippico la contrazione raggiunge un -18,4% sempre su base annua.

INTROITI DI FILIERA 2010-2015

(mln di €) 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scommesse sportive 502 553 393 447 445 358
Scommesse ippiche 178 143 107 82 70 65
Scommesse su eventi simulati 2 139 135
Remunerazione filiera 681 696 500 531 655 558

dar/AGIMEG

 

 

Giochi, Libro Bianco Acadi: “Giovani a rischio, priorità deve essere la prevenzione”

Il gioco minorile è stato storicamente vietato da disposizioni di legge, regolamentari, concessorie ed amministrative istitutive dei singoli prodotti di gioco, ponendo ai concessionari ed ai distributori il divieto di vendita di ciascuno dei prodotti stessi ai minori di diciotto anni. E’ quanto si legge nel Libro Bianco di Acadi presentato oggi a Roma, dove si evidenzia che “i divieti non eliminano del tutto il fenomeno”.

GIOCO MINORILE

Controlli su minori  Punti controllati Casi gioco minorile % casi di minori in punti controllati
Controllo straordinario gioco minorile DL Balduzzi, 2012      2.600 58 2,2%
Controlli dedicati gioco minorile 2014      2.266 37 1,6%
Controlli complessivi 2013    22.517 82 0,4%
Controlli complessivi 2014    26.987 114 0,4%
Controlli complessivi 2015    31.341 37 0,1%

 

Secondo l’associazione, “i valori di rischio stimabili nel gioco minorile sono – per l’evidente maggiore fragilità dei giovani – molto più elevati di quelli degli adulti. Ne consegue che la prevenzione del gioco minorile deve costituire il primo obiettivo di evoluzione organizzativa e tecnologica dell’offerta di gioco pubblico oltre che un costante obiettivo di educazione culturale al gioco responsabile per le istituzioni e per gli operatori del gioco”. dar/AGIMEG

[1] I concessionari versano un deposito cauzionale in misura dello 0,5% della raccolta di gioco registrata, restituito dall’Ente concedente nella proporzione in cui gli investimenti e i livelli di servizio (definiti annualmente da uno specifico atto amministrativo) risultano effettivamente realizzati; tale valore è imputato come costo al momento del versamento all’Ente concedente e come maggior ricavo al momento della restituzione da parte dell’Ente stesso (la restituzione di tale valore ai concessionari non è mai avvenuta per intero).