Eurispes: “Riforma giochi con la Delega Fiscale deve passare dalla concertazione tra Stato, Regioni ed Enti Locali”

“Il Rapporto Italia del 2021 vantava tra le sue schede di approfondimento anche una sulle prospettive di una riforma fiscale in Italia. Nella relazione introduttiva di quell’anno si evidenziava che, se come diceva Shakespeare nel Giulio Cesare «gli uomini in certi momenti sono padroni del loro destino», questo era il tempo di dimostrarlo. Emergeva quindi, già all’epoca, come fosse essenziale per il Paese chiarire l’idea di Fisco che l’Italia voleva avere per il futuro delle prossime generazioni”.

E’ quanto sottolinea l’avvocato Giovambattista Palumbo, Direttore Osservatorio dell’Eurispes sulle Politiche fiscali.

“La riforma introdotta dalla Legge delega sembra andare nella direzione giusta, e sembra farlo anche in modo veloce, o almeno si spera. Dall’entrata in vigore della legge scatteranno infatti i ventiquattro mesi a disposizione del Governo per dare concreta attuazione alla riforma attraverso i necessari decreti legislativi, rispettosi, oltre che dei princìpi costituzionali e del diritto dell’Unione europea e internazionale, anche dei princìpi e dei criteri definiti con la medesima delega, tra cui, in particolare: stimolare la crescita economica e la natalità; prevenire e ridurre l’evasione e l’elusione fiscale; introdurre incentivi all’investimento; modificare il rapporto Fisco/contribuente, rafforzando l’obbligo di motivazione degli atti impositivi, con indicazione delle prove su cui si fonda la pretesa; applicare in modo generalizzato il principio del contraddittorio. Il tutto disciplinato con un unico Codice del diritto tributario, anche al fine di migliorare la chiarezza e la conoscibilità delle norme e la certezza dei rapporti giuridici”, aggiunge.

“Tutto questo dovrà avvenire a costo zero, senza incremento della pressione tributaria, con, sullo sfondo, il passaggio a un sistema caratterizzato da una aliquota impositiva unica, che mantenga comunque la tendenziale progressività del sistema attraverso no tax area e detrazioni. Non mancano poi propositi di interventi di revisione delle disposizioni in materia di accisa e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, con il principale obiettivo di incentivare i prodotti green, correlando l’imposizione fiscale all’impatto ambientale”, continua.

“Sui giochi, infine, si prevede di introdurre misure di tutela dei soggetti più vulnerabili, con la necessaria concertazione tra Stato, Regioni ed enti locali per pianificare – si spera in modo razionale ed efficiente – la dislocazione territoriale dei luoghi fisici per l’offerta di gioco. Sono poi molte le disposizioni che la legge delega invita ad attuare, tra cui, solo per citarne alcune, il superamento dell’Irap, la revisione delle aliquote Iva, la revisione del sistema riscossorio”, prosegue.

“Un programma, quindi, tanto ambizioso quanto necessario. Speriamo solo di poterne già vedere i frutti e che fra altri due anni non si debba ancora parlare dei sogni di riforma che l’Eurispes aveva già da tempo auspicato”, conclude. cdn/AGIMEG