Eurispes, circa 49.000 esercizi generalisti, 4.550 punti vendita di gioco specializzati e 35.000 esercizi che vendono prodotti di monopolio: tutti i dati dei punti vendita

Gioco fisico in Italia sotto la lente d’ingrandimento nella tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes sul tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”.

I numeri forniti sono di per sé assai indicativi: 48.950 esercizi generalisti, contro 4.550 punti vendita specializzati, e circa 35.000 esercizi che vendono prodotti di monopolio (tabaccherie). Normativamente la differenza fondamentale tra le diverse tipologie di esercizi consiste nel fatto che quelli specializzati, titolari di licenza di pubblica sicurezza ai sensi dell’art. 88 del TULPS, possono offrire sia gioco tramite apparecchi AWP, sia tramite le più evolute VLT, mentre quelli generalisti (titolari di licenza del questore ex art. 86 TULPS), e quelli che offrono beni di monopolio, possono installare al proprio interno solo le AWP.

Gli apparecchi da gioco delle due tipologie sono presenti sul territorio in numeri molto diversi: le VLT nel 2022 erano 55.772, le AWP 255.000. È ora opportuno specificare le differenze tra le due tipologie di apparecchi.

AWP (Amusement With Price):

  • gli apparecchi da gioco sono collegati alla rete telematica ADM;
  • le puntate e le vincite avvengono esclusivamente in moneta;
  • per ciascuna partita il costo è al massimo di 1 euro;
  • non si possono introdurre in un’unica soluzione più di 2 euro;
  • la durata di ogni singola partita non può essere inferiore ai 4 secondi;
  • l’erogazione di ciascuna vincita, che non può essere superiore ai 100 euro, avviene immediatamente al termine della singola partita;
  • le vincite di ogni singolo apparecchio devono erogare almeno il 65% di quanto viene giocato, in un ciclo di 140.000 partite.

VLT (Video Lottery Terminal):

  • si gioca pre-acquistando ticket per un valore che può esser superiore anche ai 1.000 euro;
  • il costo della singola partita può variare da 10 centesimi a 1 euro;
  • la durata della singola partita non ha un tempo minimo;
  • la vincita massima per ogni singola partita è di 5.000 euro;
  • esiste un “jackpot di sala” da 100.000 euro;
  • ove previsto, esiste un “jackpot di sistema” da 500.000 euro;
  • le vincite non possono essere inferiori all’83% del giocato in un ciclo di 5 milioni di partite.

Da queste sintetiche descrizioni si può chiaramente ricavare che gli apparecchi AWP possono essere identificati tendenzialmente come strumenti di intrattenimento. Le AWP, inoltre, essendo gli apparecchi da gioco più diffusi sull’intera rete fisica dell’offerta (circa 10 volte più delle VLT), concorrono in modo significativo non solo ai complessivi volumi del gioco legale, ma anche agli incassi dell’Erario, attraverso il PREU. Consapevole di ciò, il Mef nell’ultimo decennio ha progressivamente aumentato la sua aliquota, in particolare sulle AWP anche rispetto alle VLT, come si evince dalla tabella 5.

Tabella 5

Aumento del Preu per AWP e VLT negli anni
Dal 01/05/2019
AWP 21,60%
VLT 7,50%
Dal 01/01/2020
AWP 23,85%
VLT 8,50%
Dal 01/01/2021
AWP 24,00%
VLT 8,60%

Fonte: Elaborazione Eurispes su dati ADM.

Gli effetti di quanto esposto in tabella 5 sono così sintetizzabili:

  • i progressivi aumenti del PREU sulle AWP hanno prodotto un diminuito appeal di questa tipologia di offerta di gioco pubblico, in quanto hanno ridotto la percentuale di restituzione in vincite;
  • ciò è avvenuto anche per le VLT, ma in misura minore;
  • queste tendenze hanno in qualche misura contribuito allo sviluppo dell’online che, come abbiamo detto, risulta più appetibile per il giocatore in quanto il “banco” trattiene una quota minima del giocato ed una percentuale più elevata viene restituita in vincite anche in ragione del minor livello di tassazione.

Nella tabella 6 si forniscono per il 2022 i dati delle somme giocate, di quelle vinte, della spesa e dei prelievi erariali suddivisi tra rete generalista, rete specializzata e giochi a distanza.

Tabella 6

Dati in miliardi di euro Somme giocate Somme vinte Somme spese Prelievi erariali
Rete generalista 33,3 22,8 10,6 6,3
Rete specializzata 29,6 23,7 5,9 2,9
Giochi a distanza 73,1 69,2 3,9 1,0
Totale 135,97 115,70 20,30 10,20

N.B. Prelievo erariale unico, imposta unica ed utile erariale sui differenti prodotti di gioco nel 2022, al netto dei proventi della tassa sulle vincite, ove applicata.

Fonte: Elaborazione Eurispes su dati ADM.

Malgrado l’aumento del PREU, sono dunque soprattutto gli esercizi generalisti ad assicurare la quota maggiore del gettito per l’Erario: 6,3 miliardi nel 2022, contro 2,9 miliardi della rete specializzata.

In vista del riordino dell’offerta, è necessario tenere conto delle specificità e dello “storico” che le diverse tipologie hanno manifestato: in generale, del ruolo e del peso della rete fisica e in particolare, al suo interno, degli esercizi generalisti che, per il loro numero e la compresenza di molti altri generi di prodotti offerti, incontrano la grande maggioranza dei cittadini e, tra questi, in massima parte una altissima percentuale di giocatori che possiamo definire “sociali”.